Incontro oggi tra Mario Draghi e i sindacati per fare il punto della situazione sulla sicurezza sul lavoro. Diversi gli argomenti sul tavolo a Palazzo Chigi, a partire dall’obbligo di green pass nelle aziende. Il governo ha intenzione di tirare dritto: no alla richiesta di rinviare l’applicazione del certificato verde alla fine di ottobre. «L’esecutivo ritiene che sia uno strumento indispensabile», la conferma di Pierpaolo Bombardieri (Uil).



Una delle novità più interessanti emerse nel corso del vertice tra Draghi e i sindacati è lo stop al limite di 48 ore di anticipo per i controlli. Come evidenziato dai colleghi di Tg Com 24, i datori di lavoro, sia pubblici che privati, potranno chiedere in anticipo la verifica del green pass in base alle esigenze organizzative, ma non è più prevista la previsione del limite di due giorni di anticipo.



Incontro Draghi-sindacati sul lavoro: le novità sui tamponi

Nel corso del vertice tra Draghi e i sindacati si è discussa l’ipotesi di sconti per le aziende riguardo l’acquisto dei tamponi. Il governo ha chiarito che non ci sarà un azzeramento dei costi, ma è al vaglio l’introduzione di ulteriori deduzioni. Ricordiamo che le imprese hanno già un credito d’imposta al 30%. Intervenuto ai microfoni dei cronisti a Palazzo Chigi, Maurizio Landini ha spiegato: «Personalmente penso che sarebbe un fatto molto importante che le imprese tutte, non solo qualcuna come sta succedendo, assumessero l’onere del pagamento del tampone per tutti i lavoratori». Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha parlato di incontro breve ma positivo: «Oltre al rifinanziamento della Cig Covid fino a fine anno, nel decreto fiscale si rifinanziano l’indennità di malattia per le persone in quarantena. Un primo giudizio positivo sul complesso di questi interventi».

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