Il dossier Mes è tra quelli sul tavolo del governo. Importanti passi in avanti quelli registrati nel corso della giornata di oggi: a Palazzo Chigi il primo ministro Giorgia Meloni ha incontrato i vertici del Meccanismo europeo di stabilità. Entrando nel dettaglio, il premier ha ricevuto il nuovo direttore generale del Mes ed ex ministro delle Finanze del Lussemburgo, Pierre Gramegna, nominato lo scorso dicembre, e il segretario generale, l’italiano Nicola Giammarioli.
L’incontro è durato circa un’ora e vi ha preso parte anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Secondo quanto reso noto dai colleghi dell’Ansa, Giorgia Meloni nel corso dell’incontro ha auspicato con il direttore Gramegna “la possibilità di verificare, insieme agli altri Stati aderenti al Mes, possibili correttivi volti a rendere il Meccanismo europeo di stabilità uno strumento effettivamente capace di rispondere alle esigenze delle diverse economie”.
Incontro Meloni-vertici Mes a Palazzo Chigi
Ma non è tutto. Nel corso del dialogo con i vertici del Mes, la Meloni ha confermato la sua posizione, sottolineando l’anomalia di uno strumento economico-finanziario che, nonostante le ingenti risorse a disposizione, non viene utilizzato da lungo tempo da parte degli Stati aderenti “nonostante la difficile congiuntura economica nella quale si trovano”: “Situazione che, a giudizio di molti e viste le diverse criticità che permangono, non sembra destinata a cambiare a seguito della riforma del Mes”.
Attese le prime dichiarazioni ufficiali del primo ministro, ma si continuerà a parlare del dossier anche nei prossimi giorni: la discussione è apertissima. Già lunedì, infatti, il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe si era detto “convinto che riusciremo a compiere progressi nella ratifica e nell’attuazione del trattato Meccanismo europeo di stabilità”. A suo avviso, ci troviamo di fronte a una “riforma fondamentale” che “ci offre strumenti più comuni per affrontare la crisi”. Resta da valutare il giudizio del governo Meloni.