È passata una notte e metà mattina e ancora non è stato deciso e confermato l’incontro che doveva tenersi oggi alle ore 15 in Miur tra i tecnici del Ministero e i maggiori sindacati del mondo scuola: l’accordo non si trova e per il momento la stessa Ministra Azzolina non ha avviato quel “confronto politico” che ieri le sigle avevano ritenuto necessario prima di sedersi al tavolo per discutere nel merito di concorsi e precari. Un primo passo distensivo è stato attuato ieri dal Ministero che ha prorogato fino al 31 luglio 2020 la “Carta del Docente”, ovvero la possibilità per gli insegnanti di acquistare strumenti informativi utili alla didattica a distanza: «provvedimento che va incontro alle esigenze di adattare e potenziare i dispositivi tecnologici per l’insegnamento con metodologia in remoto, l’unica attuabile in questo periodo di emergenza sanitaria, ormai proiettato nella durata di ulteriori mesi», spiega il sindacato Flc-Cgil, anche se segnala come la misura sia ancora parziale per quanto riguarda connessione e device adeguati per sorreggere la didattica online senza gravare di costi sul personale docente.
L’emergenza coronavirus rischia di prendere pieno possesso dei lavori e analisi del Miur e questo, secondo i sindacati, andrà a danno dei docenti e del personale che da anni ormai attendere le assunzioni e il via libera alle immissioni in ruolo. Tra scuole chiuse con ipotesi fino a settembre addirittura ed emergenza fine anno scolastico, l’impressione è che il tavolo Miur-sindacati possa avere diversi “intoppi” nei prossimi giorni per quanto riguarda il tema dei concorsi: ma siamo in attesa tutti di novità dal Palazzo del Ministero, comprese le sigle sindacali.
INCONTRO MIUR-SINDACATI, SALTA TUTTO?
Oggi alle ore 15 dovrebbe tenersi un importante incontro tra i vertici del Miur e i sindacati principali del mondo scuola: il condizionale, come si suol dire, è d’obbligo visto che ieri sera è arrivato l’aut aut delle sigle alla Ministra Azzolina cui ancora non è giunta una risposta univoca. «Non siamo disponibili a partecipare all’incontro fissato per domani (oggi, ndr) alle ore 15 con il ministero in cui era prevista una informativa su reclutamento e concorsi» e inoltre chiedono un «preliminare confronto a livello politico della cui convocazione rimangono in attesa».
A scrivere la durissima nota sono le 5 sigle più importanti del mondo sindacale scolastico, ovvero Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda: il motivo della contesa nasce in realtà da lontano, da ben prima dell’emergenza coronavirus che però ha avuto la spiacevole complicazione ulteriore di un rapporto mai del tutto sbocciato tra sindacati e Ministra in merito ai temi dirimenti di assunzioni, concorsi e fondi. Se ci si aggiunge poi il nodo della didattica a distanza e l’assoluta indecisione su cosa avverrà nei prossimi mesi a livello scolastico dovuta dall’emergenza coronavirus, il piano di dialogo tra Miur e sigle si è fatto sempre più aspro.
CAOS SCUOLA, LE RICHIESTE DEI SINDACATI
I sindacati lo esprimono chiaramente nella nota uscita in serata ieri e indirizzata alla Ministra Azzolina e a tutto il Governo Conte-2: «È necessario un preliminare confronto politico per inquadrare la questione reclutamento e concorsi in un contesto che nelle ultime settimane ha subito progressivi e sempre più profondi mutamenti, così come appaiono del tutto incerte le prospettive, tenuto conto che l’andamento dell’epidemia e i tempo di un’auspicabile uscita non sono ad oggi prevedibili con certezza». Secondo il Decreto Milleproroghe (precedente all’emergenza Covid-19) entro il prossimo 30 aprile il Ministero dell’Istruzione deve pubblicare i bandi di concorso Scuola per assumere un ampio e diversificato numero di docenti e su questo il Miur vuole “stringere i tempi”: di contro però i sindacati ribattono che le condizioni attualmente per svolgere un concorso sono inesistenti e confuse, visto che ancora nessuno può dire quando si potranno anche solo riaprire le scuole normali.
I BANDI PREVISTI DAL DECRETO
I bandi previsti dal Decreto sono addirittura 4: ordinario e straordinario per secondaria di I e II grado, per il ruolo; il concorso infanzia e primaria; concorso straordinario secondaria I e II grado, per l’abilitazione. La Ministra Azzolina ha spiegato che al momento la riaperturA delle graduatorie è impossibile e che dunque i tempi rischiano di allungarsi notevolmente «per attuare il regolamento, come ho spiegato in altre occasioni, serve una procedura molto lunga che richiede, per legge, una serie di pareri a vari organi di controllo. Col rischio quindi di non poter garantire un regolare avvio del prossimo anno» ha spiegato su Facebook non più di qualche giorno fa la Ministra. A cercare di mettere “pressione” si è messa la sua vice Anna Ascani (Pd) che invece ha ribadito «Sono convinta che, con i doverosi investimenti in termini di risorse e di impegno, si debba lavorare per riaprire le graduatorie di istituto. Sono sicura che i colleghi parlamentari ci sosterranno in questa sfida, noi non faremo mancare il nostro lavoro senza sosta». Nel frattempo però esattamente come è mancato un dialogo concreto tra assessori Scuola delle singole Regioni e la n.1 del Miur, il rischio che salti anche il tavolo con i sindacati è dietro l’angolo e con ogni probabilità dovrà essere il Premier Conte a tentare di “ricucire” uno strappo difficilmente ricomponibile nel breve periodo.