DAL LIBANO: “PAPA FRANCESCO CON GLI EMIRATI ARABI PREPARANO L’INCONTRO PUTIN-ZELENSY A DUBAI”

La “velina” in arrivo dal Libano è di quelle clamorose: Papa Francesco avrebbe trovato un accordo con gli Emirati Arabi per organizzare un incontro di pace alla Cop28 di Dubai del prossimo 30 novembre tra il Presidente della Russia Vladimir Putin e l’omologo dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Lo riporta il quotidiano libanese “L’Orient-Le Jour”, citando due diplomatici occidentali che hanno richiesto l’anonimato: se però fosse confermata la notizia “bomba”, la missione di pace da mesi ormai tessuta diplomaticamente giorno dopo giorno dal Vaticano potrebbe essere arrivata ad uno snodo fondamentale.



Dopo i recenti vertici di pace interlocutori a Geddah (senza la Russia), l’incontro fra Putin e Zelensky ad un anno e mezzo dall’inizio della guerra sarebbe il primo vero passo avanti per una tregua sulla sanguinosa guerra alle porte dell’Europa: al momento nessuno conferma quanto riportato dal Libano, ma nel frattempo neanche smentisce la rivelazione sul “piano” voluto fortemente da Papa Francesco. Il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Muhammad ben Zayed (Mbz), starebbe dunque organizzando un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina durante la Cop28, la conferenza internazionale sul clima, prevista a Dubai il 30 novembre prossimo: il tutto, scrive il quotidiano libanese, su stretto invito della Chiesa Cattolica. «La richiesta di Papa Francesco in coordinamento con alcune potenze europee», spiegano ancora le fonti diplomatiche a “L’Orient-Le Jour”, «molti paesi europei sono in contatto con Abu Dhabi per sostenere questa iniziativa». Da ultimo, il “leak” libanese riporta come «Gli Emirati Arabi Uniti potrebbero approfittare del proprio posizionamento geopolitico per ottenere un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. L’obiettivo è concordare l’apertura di un dialogo che possa porre fine alla guerra».



PAPA FRANCESCO RILANCIA SULLA PACE: “C’È CHI PIANIFICA LA GUERRA IN SALE NASCOSTE…”

Nella recente intervista alla rivista spagnola “Vida Nueva”, prima di partire per la GMG, Papa Francesco aveva inoltre annunciato proprio al summit ONU sul clima a Dubai «un incontro di pace con i leader religiosi ad Abu Dhabi. Il cardinale Pietro Parolin sta coordinando questa iniziativa, che vuole svolgersi fuori dal Vaticano, in un territorio neutrale che invita tutti all’incontro». È ovvio però che se a livello politico si riuscisse a riunire Putin e Zelensky per la prima volta dopo la guerra, sarebbe un risultato clamoroso e storico per ‘opera diplomatica del Vaticano (oltre, soprattutto, un messaggio di “speranza” per la conclusione della guerra).



Tanto dall’Ue quanto dagli Usa sarebbe giunto un plauso circa l’ipotesi dell’incontro di pace negli Emirati Arabi: «Il presidente americano Joe Biden», conclude il resoconto de L’Orient-Le Jour, «è al corrente dell’iniziativa e l’ha accolta con favore, dicendosi pronto a fornire tutto il sostegno necessario perché l’incontro raggiunga i suoi obiettivi». Intanto oggi nell’Udienza Generale in Vaticano Papa Francesco è tornato a parlare di pace chiedendosi se nel futuro l’opera dei giovani riuniti alla recente GMG possa realmente sciogliere i cuori “di pietra” dei grandi della Terra: «Mentre in Ucraina e in altri luoghi del mondo si combatte, e mentre in certe sale nascoste si pianifica la guerra – è brutto questo: si pianifica la guerra – la giornata della gioventù ha mostrato a tutti che è possibile un altro mondo: un mondo di fratelli e sorelle, dove le bandiere di tutti i popoli sventolano insieme, una accanto all’altra, senza odio, senza paura, senza chiusure, senza armi». Il messaggio dei giovani, conclude Papa Bergoglio, è stato chiaro: «lo ascolteranno i grandi della terra mi domando? Questo entusiasmo giovanile che vuole pace. E’ una parabola per il nostro tempo, e ancora oggi Gesù dice: Chi ha orecchie, ascolti! Chi ha occhi, guardi!. Speriamo che tutto il mondo ascolti questa giornata della gioventù e guardi questa bellezza dei giovani andando avanti».