L’Ucraina sferra un duro colpo alla Russia nella notte: ha colpito l’incrociatore Moskva con missili Neptune. Si tratta dell’ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero. Si trovava nelle acque territoriali ucraine, davanti all’Isola dei Serpenti. All’improvviso un esplosione e le fiamme al largo di Odessa. La Russia ha minimizzato parlando di un incendio e di una conseguente esplosione legata ad esso, invece Kiev ha chiarito di averla colpita con i missili. Di certo c’è che l’equipaggio è stato evacuato a bordo di altre unità. Solitamente la nave lunga 186 metri ed equipaggiata con 16 missili cruise anti-nave Vulkan, con una gittata di 700 chilometri, ospita 500 uomini. Qualunque sia l’origine del disastro dell’incrociatore Moskva, si tratta di un colpo al prestigio della Russia in questa guerra.



Ma cosa sappiamo si quanto accaduto nella notte? Secondo l’Ucraina due missili Neptune, di produzione locale e con raggio di circa 300 chilometri, avrebbero centrato l’incrociatore Moskva. C’è pure l’ipotesi che un drone Tb2 di fabbricazione turca possa aver “distratto” le difese russe o favorito l’attacco con suoi apparati a bordo. Secondo l’esperto HI Sutton, il fatto che l’unità abbia seguito movimenti regolari potrebbe aver agevolato gli ucraini nel tracciamento. D’altra parte, ci sono speculazioni non solo sul tipo di missile, ma anche sul ruolo dell’intelligence occidentale, che potrebbe aver aiutato gli ucraini nella caccia alla preda.



INCROCIATORE MOSKVA, LE VERSIONI A CONFRONTO

L’esplosione dell’incrociatore Moskva può avere sicuramente impatto sulle tattiche della Marina russa, che davanti a Odessa ha schierato una ventina di navi. Se i militari ucraini dovranno tenerli lontani, i comandanti dovranno restare in guardia e valutare i rischi, sopratutto se l’Ucraina riceverà altri missili, come quelli promessi ad esempio dal Regno Unito. Per la Russia, invece, l’esplosione avrebbe cause accidentali. Sarebbe esploso un carico di munizioni, a causa di un incendio, secondo la versione russa. I missili anti-nave e anti-aereo a bordo dell‘incrociatore Moskva richiedevano una quantità ingente di munizioni, stoccate nei depositi della nave. L’equipaggio, a prescindere dalle origini, aveva due scelte: lanciare in mare le munizioni o abbandonare la nave, altrimenti sarebbero stati spazzati via da un’esplosione catastrofica, spiega il Corriere della Sera. Intanto il Comando operativo ucraino del sud su Facebook ha dichiarato che l’incrociatore Moskva “ha iniziato ad affondare“. Anche se “altre unità del gruppo navale hanno cercato di fornire assistenza“, la nave russa “ha subito danni significativi“. Nelle ore successive fonti ucraine hanno fatto sapere che l’incrociatore, colpito molto probabilmente con un missile, si sarebbe capovolto e starebbe affondando.



DA ODESSA “ORA TEMIAMO RAPPRESAGLIA RUSSIA”

Sergei Bratchuk, portavoce dell’amministrazione della città di Odessa, dopo la conferma che l’equipaggio russo ha abbandonato l’incrociatore Moskva a largo di Odessa ha lanciato un allarme. “Abbiamo conferme sul fatto che la nave russa sia stata colpita. Ora temiamo che il nemico prepari una risposta sulla città. C’è un’alta probabilità di attacchi missilistici nella nostra città e regione“. Sulla vicenda è intervenuta anche l’America. La perdita dell’incrociatore Moskva, orgoglio della Flotta russa nel Mar Nero, è un duro colpo per Mosca, fanno sapere dagli Stati Uniti. A causa del maltempo in zona, le immagini satellitari sarebbero oscurate, quindi non sarebbe possibile confermare l’attuale situazione della nave, ma esperti consultati dalla Cnn affermano che potrebbe effettivamente rischiare di affondare. Non ci sono informazioni neppure su eventuali vittime.