Una incursione della Cina su Taiwan è stata registrata nelle scorse ore: 30 caccia sono entrati nell’area di difesa di identificazione (Adiz) dell’isola. Di questi aerei militari 22 erano dei jet da combattimento. La reazione dell’aeronautica locale è stata immediata.
La presidentessa Tsai Ing-wen, su Twitter, ha manifestato il timore che si tratti di una risposta alla visita della senatrice Usa Tammy Duckworth per “discutere i nostri sforzi bilaterali per promuovere la sicurezza e la prosperità nell’Indo-Pacifico”. Anche in occasione della visita di Joe Biden a Tokyo, infatti, alcuni mezzi cinesi e russi si erano avvicinati ai confini col Giappone. Il presidente americano stesso, nelle scorse settimane, come riportato dal Corriere della Sera, aveva ulteriormente causato un innalzamento delle tensioni tra Taiwan e Cina annunciando la difesa di Taipei nel caso in cui si verificasse un attacco cinese.
Incursione Cina su Taiwan: 30 caccia nello spazio aereo. Non è la prima volta
Non è la prima volta, però, che quest’anno avviene una incursione della Cina su Taiwan: quella odierna, con 30 caccia nello spazio aereo dell’isola, rappresenta come riportato dal Corriere della Sera la seconda per numero di mezzi militari impiegati. A gennaio scorso, infatti, i jet erano stati addirittura 39. L’ultimo episodio invece risale all’inizio di maggio con 6 aerei.
La Cina da parte sua giustifica queste frequenti intrusioni nell’area di difesa di identificazione (Adiz) dell’isola come azioni di “contrasto alle collusioni di Taiwan con forze straniere”. Pechino non ha mai riconosciuto d’altronde il Paese come autonomo, anzi lo ritiene di suo possesso e ha più volte minacciato di prenderne possesso militare. I timori del governo di Tapei sono dunque fondati.