La riforma Cartabia ha dato una svolta garantista alla questione delle indagini preliminari: non bastano più, come riportato da ItaliaOggi, i “meri sospetti” del pm per l’immediata iscrizione come “atto dovuto” di qualcuno nel registro degli indagati, bensì è necessaria “la rappresentazione di un fatto, determinato e non inverosimile, riconducibile in ipotesi a una fattispecie incriminatrice”.



Il provvedimento è stato preso per scongiurare il rischio di iscrizioni generiche (definite come “arbitrarie ed eccessive”) al modello 21, ovvero il registro delle notizie di reato a carico di persone note, che potrebbero portare a conseguenze rilevanti. È dunque imposto al pm di descrivere tutti gli elementi “fattuali” richiesti da una fattispecie astratta: condotta, evento, nesso causale, finalità, presupposti e modalità. Affinché ciò possa essere definito nel modo più corretto, è possibile anche richiedere alla polizia giudiziaria gli accertamenti necessari a regolarizzare – anche in un secondo momento – l’iscrizione. Il tutto, però, senza ritardare in modo determinante il termine di decorrenza delle indagini.



Indagini preliminari, stop “meri sospetti” di pm: ok alla retrodatazione

Oltre allo stop ai “meri sospetti” dei pm per l’immediata iscrizione nel registro degli indagati, sul tema delle indagini preliminari la riforma Cartabia ha introdotto anche un’altra novità. Esso riguarda la possibilità di retrodatare l’iscrizione al modello 21, ovvero il registro delle notizie di reato a carico di persone note, nel caso in cui il pubblico ministero riconosca che c’è stato un ritardo. Sarà dunque lui stesso a definire la data a partire dalla quale deve intendersi effettuato il provvedimento.



Anche l’indagato, entro venti giorni dalla notizia di reato, può chiedere al giudice che procede di accertare se quest’ultima, sul piano oggettivo e soggettivo, è stata iscritta a registro in modo tempestivo, spiegando le motivazioni per cui ritiene che ciò possa non essere avvenuto. Il rischio però è che queste modalità si trascinino fino alla fine del giudizio.