QUARANTENA CONTATTO COVID COME MALATTIA: COSA SUCCEDE

Scaduta il 31 dicembre 2021, l’indennità riconosciuta come malattia per un contatto di positivo Covid-19 potrebbe non essere inserita neanche nel nuovo Decreto Sostegni Ter in arrivo giovedì in Consiglio dei Ministri.

La valutazione è ancora in corso e verrà definita tra la presentazione del nuovo Dpcm sulle attività esentate da Green Pass e il prossimo decreto sui ristori per i settori più colpiti dalle chiusure anti-Covid: ma da Palazzo Chigi e dal MEF filtra pessimismo circa la riconferma della misura atta a risarcire i lavoratori entrati in contatto con una persona positiva al Covid e dunque forzatamente in quarantena. Il motivo della scarsa convinzione riguarda il calcolo fatto dal Ministero dell’Economia in merito alla spesa da affrontare per l’indennità: «costa un miliardo», a tanto ammonta il corso che lo Stato dovrebbe sostenere per il risarcimento dei lavoratori privati (visto che gli statali hanno già equiparazione al ricovero in ospedale). Senza questa indennità, i lavoratori “contatto” dovrebbe usufruire ferie, permessi o assenze ingiustificate per far fronte alla quarantena.



PERCHÈ RISCHIA DI SALTARE L’INDENNITÀ

La cifra stimata da Via XX settembre di fatto ammonterebbe a tutto il resto degli interventi previsti nel Decreto Sostegni Ter (si aggira sul 1 miliardo e 200mila euro): per questo motivo, lo stop all’equparazione tra malattia e quarantena Covid, per i contatti di positivi, viene definita “probabile” dalle fonti di Chigi all’ANSA. Lo scorso anno l’indennità riuscì a tutelare circa 550mila lavoratori, ma ora le condizioni sembrano decisamente cambiate: con le ultime novità su quarantena e isolamenti prodotte dagli ultimi due Decreti Covid hanno portato la forte riduzione del numero di quarantene sul posto di lavoro per i “contatti”, nonostante il fortissimo aumento di contagi con variante Omicron degli ultimi due mesi. Ad oggi infatti la quarantena è annullata in tutti i vaccinati con tre dosi o con due da meno di 4 mesi; dura invece solo 5 giorni per i contatti stretti asintomatici che hanno ricevuto vaccino da più di 120 giorni. Di fatto, dunque, il perimetro della quarantena è riferita solo a chi non è vaccinato (oltre a chi non ha completato il ciclo vaccinale primario o l’ha fatto da meno di 14 giorni). Per questi motivi, tecnici e maggioranza sarebbe inclini a non far spendere un miliardo di euro delle casse dello stato: gli 1,2 miliardi invece pattuiti dovrebbero andare a sopperire i mancati guadagni di turismo, sport, spettacoli, discoteche e grandi eventi.



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