Alberto Gambino, del Comitato Nazionale per la Bioetica, parla del caso di Indi Gregory, la bambina di soli 8 mesi con una rara malattia generica alla quale saranno staccati i macchinari, come ordinato dal governo britannico. Nessun trasferimento in Italia, dunque, per la piccola, nonostante il volere dei genitori e dello stesso governo italiano che l’avrebbe accolta per tentare di curarla: “Si è fatto leva sull’articolo 9 dove uno Stato ritiene di essere in grado di tutelare meglio un minore e questo mi pare sia stato rigettato. C’è un articolo 32 che riguarda proprio i rapporti tra Stati dove si chiede una sorta di rivisitazione di maggiore tutela del minore. Poi ci sono altri rimedi, c’è la Corte Europea dei diritti dell’uomo, non si può escludere un ricorso interstatale… Quindi che anche il governo prenda una posizione davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo”.



“Poi ci sono i comitati ONU legati alla convenzione dei diritti del fanciullo, la convenzione delle persone con disabilità e sono ovviamente tutti rimedi che stigmatizzano il comportamento di uno Stato e quindi sono particolarmente difficoltosi, perché è difficile che uno Stato riconosca che le proprie misure non sono a protezione del migliore interesse del minore” spiega l’esperto a Tg2Post.



Alberto Gambino: “Sullo sfondo c’è una differenza di cultura giuridica”

Il caso di Indi Gregory è un confronto tra governi sul piano giuridico? A rispondere è Alberto Gambino del Comitato Nazionale per la Bioetica: “Guardate, sullo sfondo c’è una differenza di cultura giuridica e non c’è dubbio che il sistema anglosassone è un sistema permeato di principi di libertà e forse addirittura liberistici che portano a un individualismo. La sanità ha subito una riforma” spiega. Infatti, “il parametro e l’efficienza, le malattie irreversibili vengono a quel punto ritenute malattie, tutto sommato che la cura è dispendiosa, è meglio in qualche modo accompagnarle verso l’esito finale”.



Diversa, invece, la visione in Italia: “La nostra cultura giuridica di stampo mediterraneo costituzionale è più legata ai principi della solidarietà, dell’assistenza, dell’accudimento, qui si è talvolta usato male una parola, si dice che è incurabile. Non è esatto dire che è incurabile, è inguaribile quasi certamente, ma ci si può prendere cura anche di una persona che non ha possibilità di vedere risolta la sua patologia. Il prendersi cura è l’orizzonte del sistema sanitario italiano ed è un po’ diverso da quello anglosassone”.