Una ragazza dell’India di 25 anni è stata uccisa. L’episodio è avvenuto presso il villaggio di Redhadi, nel distretto di Khunti (stato di Jharkhand), ed è riportato da Vatican News, citando UCA News. La vittima, Suman Munda, era cristiana, ed è la quinta della sua religione uccisa in India negli ultimi due mesi, assassinata da quattro giovani che devono essere ancora identificati dalla polizia. Monsignor Binay Kandulna, vescovo di Khunti, ha commentato così a UCA News, puntando il dito contro l’amministrazione locale: “È motivo di grave preoccupazione perché lo Stato ha assistito all’uccisione di un uomo cristiano solo il mese scorso nello stesso distretto. L’amministrazione e i leader dovrebbero prenderne atto e prendere le misure appropriate”, in quanto “alcuni gruppi di interesse cercano di prendere di mira le minoranze nello Stato per diffondere l’odio tra le varie fedi, tra persone che invece amerebbero la pace”. Mons. Kandulna ha concluso il suo intervento auspicandosi che le autorità prendano provvedimenti seri nei confronti dei colpevoli.
25ENNE DELL’INDIA ASSASSINATA: “LA QUESTIONE VA PRESA SUL SERIO”
Munda si era convertita al cristianesimo sei anni fa, quando aveva 19 anni, e un pastore locale ha riferito all’International Christian Concern, che la stessa era stata tormentata da alcuni nazionalisti radicali indù: “Sospetto – le parole del pastore che ha chiesto di rimanere anonimo – che sia opera di un gruppo di fanatici indù”. Preoccupato anche Nabore Ekka, presidente del Jharkhand Adivasi Sangharsh Morcha, che sempre a UCA News ha spiegato: “Il Jharkhand non è mai stato testimone di un tale odio in passato, ma ora viene riportato abbastanza spesso, quindi tutti noi dovremmo prendere la questione sul serio e pensare insieme a come affrontare la questione”. Nel 2019, stando a quanto riportato da Persecution Relief, sono stati ben 527 i cristiani perseguitati in India, un numero che è aumentato con costanza negli ultimi anni, passando dai 330 del 2016, fino appunto alla cifra dell’anno scorso.