Crisi diplomatica in atto tra India e Maldive dopo le dichiarazioni e gli insulti social da parte del premier indiano Narendra Modi, nelle quali si invitavano tutti i cittadini a bloccare i viaggi previsti verso l’arcipelago, dirottando la scelta sulle Laccadive, isole appartenenti al territorio indiano, nella quale lo stesso primo ministro aveva trascorso le ferie per Capodanno. Una scelta dettata, a quanto pare, dalla volontà di boicottare la svolta filo cinese del governo di Malè e promuovere un turismo più locale.



Come si legge in una delle dichiarazioni ufficiali di Modi, che hanno fatto scoppiare la polemica, in occasione della pubblicazione di alcune foto della sua recente vacanza: “Non cercate all’estero, venite qui a vedere quant’è bello”. Frasi che sono state giudicate “irrispettose” e che hanno provocato un crollo netto delle prenotazioni, con conseguenze economiche molto gravi per le Maldive, che notoriamente devono la maggior parte delle entrate economiche al turismo internazionale, specialmente ai visitatori che provengono dall’India.



Scontro sui social tra India e Maldive, premier Modi invita cittadini a bloccare prenotazioni e vacanze

Il primo ministro indiano Narendra Modi è accusato dal governo delle Maldive di aver pubblicato contenuti diffamatori e insulti sui social. Ora i rapporti diplomatici tra i due paesi risultano sospesi. Questa scelta di fare dichiarazioni con chiari inviti alla popolazione a non recarsi nel famoso arcipelago per trascorrere le vacanze è stata criticata aspramente anche da alcuni vice ministri di Malè che hanno definito Modi “pagliaccio”, “terrorista” e “fantoccio di israele”.



I tre risultano ora sospesi proprio perchè hanno alimentato la bufera mediatica pubblicando a loro volta frasi e commenti di condanna per le foto del premier nelle quali si invitavano i cittadini indiani a scegliere le Laccadive come meta turistica alternativa. La motivazione di questa crisi diplomatica avrebbe sarebbe stata dettata da una svolta filo cinese da parte delle Maldive,  dimostrata anche dal fatto che, mentre era in corso la disputa social, il neo presidente si trovava in visita all’estero, proprio a Pechino.