Nella consueta conferenza stampa che si tiene per l’analisi del monitoraggio Iss, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ha segnalato che continua a calare l’età media delle persone contagiate dal coronavirus: ora è a 40 anni. L’età media per quanto riguarda il primo ricovero scenda da 65 a 62 anni, mentre per la terapia intensiva da 67 a 65,5 anni. Invece l’età media dei deceduti resta stabile a 78 anni. «Per la prima settimana la pressione sui servizi ospedalieri è in diminuzione e al di sotto della soglia critica in tutte le Regioni/PA. La stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stabilmente al di sotto della soglia epidemica», ha dichiarato Brusaferro. Inoltre, ha evidenziato che anche l’incidenza continua a decrescere verso valori che «consentirebbero una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti».



Soddisfatto è anche Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, anche per come sta procedendo la campagna vaccinale. «La previsione è che si vada verso una situazione endemica, del resto nessun Paese è sicuro fino a quando tutti non lo sono. I richiami dei vaccini sono un’ipotesi allo studio, si sta valutando la durata della copertura immunitaria. Inoltre, siamo attenti anche alle varianti». Per quanto riguarda la trasmissione: «Quando andremo a vaccinare i giovani noteremo un effetto più forte sulla trasmissione». Ma ora incideranno le misure prese e l’arrivo dell’estate. (agg. di Silvana Palazzo)



MONITORAGGIO ISS: ALLERTA RESILIENZA SOLO A BOLZANO

Continua a migliorare la situazione in Italia dal punto di vista epidemiologico. Per la seconda settimana di fila l’indice di contagiosità è sceso. Oltre all’indice Rt, altrettanto rilevante dal nuovo monitoraggio Iss è il fatto che questa settimana nessuna Regione/PPAA è oltre la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Infatti, oltre alla diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva che vi abbiamo segnalato, c’è quella per quanto riguarda il numero di persone ricoverate in aree mediche che passa da 14.937 (11/05/2021) a 11.539 (18/05/2021). Soltanto la Provincia autonoma di Bolzano riporta una allerta di resilienza. Nessuna Regione/PPAA invece riporta molteplici allerte. Per quanto riguarda percentuale di casi rilevati tramite l‘attività di tracciamento dei contatti, si segnala un aumento (41,9% vs 40,3% la scorsa settimana). Stabile invece la percentuale dei casi rilevati con la comparsa dei sintomi (38,1% vs 38%). Infine, il 19,9% è stato diagnosticato tramite attività di screening. (agg. di Silvana Palazzo)



MONITORAGGIO ISS 21 MAGGIO: INDICE RT 0.78

Il Covid-19 è in discesa ulteriormente e il monitoraggio Iss del 21 maggio lo conferma in pieno: le riaperture del 26 aprile ora è possibile dirlo non hanno creato alcuna recrudescenza del virus, tanto che oggi l’indice Rt in Italia scende da 0.86 della scorsa settimana a 0.78. Il report dell’Istituto Superiore di Sanità è stato presentato stamane alla cabina di regia Ministero Salute-Iss per valutare i nuovi “cambi colore” delle Regioni e firmare le ordinanze in vigore da lunedì prossimo. Secondo la bozza del monitoraggio in mano al Quotidiano Sanità e all’agenzia ANSA, tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 Aprile 2020. Tutte le Regioni hanno un Rt medio inferiore a 1, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno: per questa settimana, nessuna delle Regioni supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica (19%), con una diminuzione dei ricoveri in generale che passa da 2.056 (11/05/2021) a 1.689 (18/05/2021). In discesa anche l’incidenza dei casi per il contagio, il cui valore è a 66 casi su 100 mila abitanti rispetto ai 96 della scorsa settimana. Infine, si segnala una diminuzione del numero di nuovi casi non associato a catene di trasmissione (13.565 vs 19.619 la settimana precedente), mentre è stabile la percentuale dei casi rilevati per comparsa dei sintomi e per tracciamento dei contatti.

MONITORAGGIO ISS, L’ITALIA TUTTA IN GIALLO

Tenuto conto che l’Indice Rt come criterio cardine per incidere sul monitoraggio rimarrà tale fino al 16 giugno (per effetto dell’ultimo Decreto Covid approvato il 17 maggio scorso), in modo da lasciar spazio a valori più realistici dell’attuale situazione epidemiologica (Rt ospedaliero, incidenza casi) da lunedì si assisterà comunque ad uno scenario inedito in questo 2021. «Con monitoraggio e ordinanze di oggi l’Italia sarà tutta in area gialla. È il risultato delle misure adottate, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità», ha annunciato il Ministro della Salute Roberto Speranza al termine della cabina di regia anti-Covid stamane. Rientra dunque in zona gialla anche la Valle d’Aosta e non vi sono peggioramenti nelle altre Regioni: anzi, come prevede l’ultimo report presentato in Cdm al varo dell’ultimo Decreto Riaperture, dal 31 maggio per Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise si potrebbero aprire la zona bianca, dal 7 giugno anche Liguria, Umbria, Veneto e Abruzzo. Nel pomeriggio la consueta conferenza stampa ISS dove verranno presentati i dati nel dettaglio di questo ultimo monitoraggio, in vista delle prossime settimane di ritrovata fiducia anche a livello epidemiologico.