Nell’ultima settimana c’è stato un incremento del 48% rispetto a quella precedente di casi di coronavirus, del 67% se si raffrontano i dati con la settimana prima. Era dalla fine di maggio che non veniva registrato un aumento superiore ai 3mila casi ed è la quarta di fila in cui i contagi sono in aumento, pur restando contenuti. Lo sono ancor di più se li raffrontiamo a quelli registrati in Spagna, Germania e Francia, dove gli incrementi sono più preoccupanti. Il dato sui decessi sta seguendo invece un andamento diverso rispetto ai contagi: dopo un leggero aumento della settimana scorsa, è tornato a calare, come riportato da Il Post. Solo un terzo dei nuovi casi, fa notare l’Istituto superiore di sanità (Iss) comunicando l’indice Rt aggiornato attraverso il monitoraggio, è stato scoperto da manifestazioni sintomatiche. Un altro terzo, invece, è emerso tramite attività di screening, l’altro invece da attività di ricerca dei contatti. La maggior parte dei nuovi casi, inoltre, riguarda focolai noti, che sono i tutto 925, di cui 225 identificati nell’ultima settimana. Ci sono poi piccole catene di trasmissione la cui origine non è nota: infatti 10 regioni hanno registrato un aumento dei casi che non è attribuibile all’arrivo di persone contagiate dall’estero o da altre zone d’Italia. (agg. di Silvana Palazzo)
INDICE RT E MONITORAGGIO: “PROGRESSIVO PEGGIORAMENTO”
Salgono i contagi e i focolai, scendono le Regioni con indice Rt sopra 1
e cala il dato generale dell’indice di contagiosità secondo l’ultimo monitoraggio 13 agosto 2020 dell’Istituto Superiore di Sanità assieme a Protezione Civile e Ministero della Salute: i dati emersi anche per questa settimana in anticipo di un giorno (normalmente vengono pubblicati al venerdì, ndr) riflettono una doppia situazione a livello nazionale. «Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 3-9 agosto 2020. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero prevalentemente nella seconda metà di luglio», scrive l’Iss nel monitoraggio emerso oggi su dati 2-9 agosto 2020. Viene mostrata però una situazione di «transizione con tendenza a un progressivo peggioramento», con l’indice di trasmissibilità Rt a 0,96 che invece è inferiore rispetto al 1,01 della scorsa settimana. Il che significa che vi sono più focolai in Italia ma con minore livello di contagiosità: il motivo è semplice, spiega lo stesso Iss, «Il report settimanale evidenzia che si registra un aumento nel numero di nuovi casi a livello nazionale soprattutto in persone asintomatiche». Di contro, il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro Paese, riporta il monitoriaggio 13 agosto 2020, «è stato sostanzialmente stazionario». Sono invece 225 i nuovi focolai, questi sì in aumento dopo i rientri dall’estero degli italiani in vacanza, il che ha portato il Governo alla stretta dell’ordinanza Speranza 12 agosto sugli arrivi da Spagna, Malta, Grecia e Croazia (obbligo test/tampone per chiunque arrivi in Italia da queste 4 mete vacanziere).
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INDICE RT: 9 REGONI SOPRA 1, 3 IN MENO RISPETTO A 7 GG FA
«Il valore dell’indice di trasmissione Rt, negli ultimi 14 giorni, è stimato pari o superiore ad 1 in nove regioni dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai, ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali», si legge ancora nel monitoraggio Iss sull’evoluzione epidemiologica del coronavirus in Italia. Sono 9 in tutto le regioni con Rt maggiore di 1, 3 in meno rispetto alla settimana scorsa quando se ne contavano 12: la Sicilia ha il Rt più alto d’Italia in questa settimana (1,40) mentre Rt pari a 0 nelle Regioni Basilicata, Molise, Calabria. Sopra la soglia di allerta viene monitorato l’Rt delle seguenti Regioni: Abruzzo, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. «Il forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus come dimostrato da valori di Rt pari o inferiori a 1 nella maggior parte delle Regioni e Province Autonome», si legge nel monitoraggio presentato da Ministero della Salute e Iss. «Gran parte dei nuovi focolai di Covid-19 che si registrano in Italia è dovuta a persone che arrivano dall’estero o che rientrano dopo le vacanze fuori dall’Italia», ha commentato il direttore della Prevenzione Sanitaria Ministero Salute Giovanni Rezza.