A commentare i numeri contenuti nel monitoraggio ISS è stato Gianni Rezza, attraverso una pillola video pubblicata su YouTube: “Cresce, anche se di poco, l’incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese, attestandosi a 77 casi per 100mila abitanti – ha dichiarato l’esperto –. Inoltre, tende a diminuire l’Rt, indice di trasmissione, che è ora a 1.01. Aumenta purtroppo il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva”.



Non solo: “Alcune Regioni si stanno avvicinando alla soglia critica, la Sicilia addirittura l’ha già superata. Occorre continuare con intensità la campagna di vaccinazione e mantenere un atteggiamento di prudenza”. Un nuovo appello a fare ricorso ai sieri anti-Covid prima che in autunno una nuova, possibile ondata di contagi possa investire l’Italia, soprattutto la porzione di popolazione che non ha ancora provveduto alla propria immunizzazione. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



MONITORAGGIO ISS, INDICE RT 1.01

La variante Delta del Covid-19 resta un’emergenza in Italia ma non così “estrema” come veniva dipinta solo qualche settimana fa: la bozza di monitoraggio Iss-Ministero della Salute, presentata stamane alla Cabina di regia, registra un calo ulteriore dell’indice di contagio Rt e una situazione dei ricoveri ancora sotto la soglia di allerta. Nella settimana 20-26 agosto – indica il monitoraggio Iss che nel pomeriggio sarà presentato come sempre in conferenza stampa con gli esperti del Governo (qui la diretta video streaming sul canale YouTube del Min. Salute) – l’Rt passa da 1.1 della scorsa settimana a 1.01, con ulteriore ribasso frutto di una tendenza in atto già da 3 settimana.



Sale anche se di poco l’incidenza nazionale, dai 74 di 7 giorni fa ai 77 casi su 100mila abitanti per l’ultimo monitoraggio: «La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui soli casi ospedalizzati è in diminuzione, ma ancora non al di sotto della soglia epidemica. Aumenta l’impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri ma, complessivamente, ancora al di sotto delle soglie di allerta», si legge nella bozza Iss, confermando. Al momento nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione delle terapie intensive, con il tasso che resta al 5,7% sebbene in aumento: si passa 423 ricoverati della scorsa settimana ai 504 attuali. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale invece aumenta al 7,1%: il numero di persone in queste aree è in aumento da 3.472 (17/08/2021) a 4036 (24/08/2021).

MONITORAGGIO ISS, 10 REGIONI A RISCHIO MODERATO

Come ribadisce il monitoraggio Iss presentato oggi 27 agosto 2021, 10 Regioni risultano classificate a rischio moderato (ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Sicilia, Trento, Puglia, e Valle d’Aosta); le restanti 11 Regioni risultano classificate a rischio basso. Tali risultati forniranno alla Cabina di regia la base scientifica per disporre i nuovi colori per la prossima settimana, la prima in cui tornerà ad esserci una zona gialla nel nostro Paese: Da lunedì 30 agosto la Sicilia passerà in zona gialla in quanto ha superato le soglie stabilite per quanto riguarda l’occupazione dei letti di area medica (15%) e di terapia intensiva (10%). La Sardegna resta in bilico in quanto va vicino a superare le soglie ma dovrebbe comunque restare in zona bianca, così come tutte le altre Regioni d’Italia, compresa la Calabria che pure presenta un 15,2% di tasso ricoveri in area medica ma con un più basso 5,9% per le terapie intensive.