Arrivano puntuali i dati del monitoraggio settimanale i quali indicano che l’indice Rt calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto 2020, è pari a 1.18. Ciò significa che si è assistito ad un “aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro paese”. Per la quinta settimana consecutiva si registra un aumento di nuovi casi di Coronavirus segnalati in Italia con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 23.68 per 100.000 abitanti. Si tratta di un dato in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso mese e simile ai dati di inizio maggio. I casi positivi sono in gran parte contratti sul territorio nazionale, mentre il 15% risulta importato dall’estero ed il 17,6% da altra regione. Nella settimana di monitoraggio, inoltre, sono stati identificati in tutto 1799 focolai attivi di cui 649 nuovi, anche in questo caso in aumento per la quinta settimana consecutiva. Nel report in cui si indica un Rt nazionale pari a 1,18, viene comunque spiegato che “Bisogna tuttavia interpretare con cautela l’indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell’epidemia” dal momento che “potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale”. Sono 13 le Regioni che hanno riportato un aumento nel numero di casi di Covid rispetto alla settimana precedente ed in generale si registra un abbassamento dell’età mediana a 32 anni ma in leggero aumento rispetto all’ultimo monitoraggio. Tra gli Rt più elevati (superiori a 1): Sardegna a 1,99, Friuli-Venezia Giulia a 1,18, Abruzzo a 1,14, Puglia a 1,08 e Toscana a 1,05. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



RT REGIONI E PROVINCE AUTONOME

  1. Sardegna: 1.99
  2. Friuli-Venezia Giulia: 1.18
  3. Abruzzo: 1.14
  4. Puglia: 1.08
  5. Toscana: 1.05
  6. Campania: 1
  7. Emilia-Romagna: 0.97
  8. Liguria: 0.92
  9. Umbria: 0.92
  10. Piemonte: 0.9
  11. Lombardia: 0.89
  12. Veneto: 0.87
  13. Sicilia: 0.82
  14. Marche: 0.78
  15. Trento: 0.78
  16. Lazio: 0.76
  17. Bolzano: 0.71
  18. Calabria: 0.66
  19. Molise: 0.24
  20. Valle d’Aosta: 0.22
  21. Basilicata: 0.02

ISS, ATTESA PER DATI NUOVO MONITORAGGIO

È prevista per questo pomeriggio la pubblicazione del nuovo monitoraggio Iss sulla situazione epidemiologica in Italia, con l’indice Rt aggiornato e con i dati in arrivo dalle singole Regioni. 7 giorni fa l’Istituto Superiore di Sanità ha valutato come l’indice di trasmissione nazionale tra il 6 e il 19 agosto fosse pari a 0.75 (0.52 – 1.24), «Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stata una lieve diminuzione del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro paese» commentava il bollettino di monitoraggio curato da Iss, Ministero della Salute e Comitato Tecnico Scientifico. Il rialzo dei contagi – come evidenziato anche in questi ultimi giorni dai singoli bollettini quotidiani – è evidente, come del resto lo è la stabilizzazione senza picchi allarmanti della situazione ospedaliera (nonostante il rialzo comunque da segnalare delle terapie intensive sopra quota 100): «Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza», scriveva 7 giorni fa l’Iss.



COVID ITALIA, IL PUNTO DEL MINISTRO SPERANZA

Ebbene ieri in Parlamento per l’informativa sull’emergenza Covid-19, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha introdotto alcuni dei temi e risultati che saranno presenti nel monitoraggio Iss di questo 4 settembre: «l’ECDC – il Centro europeo per la sorveglianza e il controllo delle malattie – ha indicato, come fa settimanalmente, il tasso di incidenza del virus su 100.000 abitanti in tutti i Paesi europei nelle ultime due settimane». I dati europei dei principali Paesi sono i seguenti: Spagna 205, Francia 88, Croazia 87 e Romania 84; ebbene, aggiunge Speranza, «Il nostro Paese, l’Italia, è a 23, un dato molto simile a quello della Germania che, ad oggi, è tra i migliori nel contesto europeo». Il Ministro della Salute spiega come però vi sia stato un ulteriore abbassamento dell’età media delle persone contagiate che secondo i dati degli ultimi 7 giorni è scesa sui 29 anni: «È senz’altro vero – ha concluso Speranza – che il virus tra le generazioni più giovani fa meno male rispetto all’impatto che esso ha naturalmente sulle generazioni più avanti negli anni, ma è altrettanto vero che i giovani continuano a essere comunque uno strumento di diffusione del virus e questo può essere pericoloso, qualora il virus dovesse estendersi in modo particolare ai genitori e ai nonni, che pagherebbero un prezzo molto più alto».

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