Intervenuto in conferenza stampa per il bollettino coronavirus di sabato 4 luglio 2020, Luca Zaia è tornato sull’indice RT del Veneto e sulle sue dichiarazioni esplosive di ieri. Il presidente leghista ha messo in risalto di non aver mai annunciato restrizioni rispetto alla libertà dei cittadini, così come nessun nuovo lockdown o chiusura di attività: «L’ordinanza di lunedì prevedere delle misure più efficaci per l’isolamento fiduciario per i casi positivi e per i contatti stretti».

Luca Zaia ha aggiunto poco dopo: «Per questo motivo ho parlato ieri di Tso, Trattamento sanitario obbligatorio, che non si usa solo per i casi di malati di mente, ma che si può utilizzare anche per l’epidemia, per chi non vuole stare in ospedale se è infetto, e non può andarsene liberamente in giro e contagiare altre persone». Zaia ha poi rivelato di aver sentito telefonicamente il ministro Speranza, che ha concordato che il Tso va utilizzato in casi estremi. (Aggiornamento di MB)

INDICE RT VENETO A RISCHIO ELEVATO, LE PAROLE DI CRISANTI E SILERI

Preoccupa l’indice RT del Veneto e il presidente Luca Zaia annuncia regole più dure, con ordinanza in arrivo nella giornata di lunedì. Di parere diverso però il professore Andrea Crisanti, docente di microbiologia all’Università di Padova: «Dice che non basta la multa di 1.000 euro? Sarebbe interessante cominciare a farle, le multe», le sue parole ai microfoni di Radio Capital.

Contrario ai ricoveri coatti è invece Pierpaolo Sileri: «La quarantena è un metodo di trattamento obbligatorio e violarlo è già punito, ma parliamo solo di casi isolati». Per il viceministro della Salute un singolo atto «non è paragonabile a 56 milioni di italiani che stanno rispettando le regole», evidenziando in conclusione che «è atteso che qualcuno non rispetti le regole, l’importante è individuarlo e farlo stare a casa, per un soggetto non possiamo colpevolizzare tutti». (Aggiornamento di MB)

INDICE RT VENETO A RISCHIO ELEVATO: “BUTTATI VIA QUATTRO MESI DI SFORZI”

Nonostante il Veneto sia una delle regioni che meglio hanno affrontato l’emergenza Coronavirus negli ultimi mesi, tornando alla ‘normalità’ molto prima che altrove, il Governatore Luca Zaia è preoccupato: tornato a parlare questa mattina, uno dei Presidenti dei Consigli Regionali più apprezzati nei sondaggi ha spiegato che negli ultimi giorni si è tornati ad un alto rischio di contagi (il famoso indice RT) e che quindi, di fronte anche all’emergenza di nuovi seppur ancora piccoli focolai, l’attenzione deve restare alta. “Ho dato mandato ai direttori delle Ulss di denunciare le persone che risultano denunciabili: inoltre ritengo che in determinate circostanze il ricovero dovrebbe essere coatto” ha spiegato Zaia suscitando diverse reazioni nelle ultime ore e motivando questa uscita col fatto che servirà a impedire nuovi contagi. “Non è possibile che un positivo possa avere contatti stretti: allora significa che abbiamo buttato via quattro mesi di prevenzione e di sforzi… Morale? Siamo passati da rischio basso a rischio elevato” ha concluso il Governatore, stigmatizzando alcuni comportamenti irresponsabili come ad esempio il caso di un paziente che avrebbe rifiutato il ricovero e quello di una donna, sintomatica, che non ha voluto rivelare con quali persone era entrata in contatto. (agg. di R. G. Flore)

STRETTA DI ZAIA DOPO RIALZO DELL’INDICE RT

Allarme in Veneto: indice RT passato dallo 0,43% all’1,63%, da rischio basso a rischio elevato. A darne annuncio è il presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso della consueta conferenza stampa per il bollettino coronavirus. «Sta accadendo quello che temevamo», ha ammonito il leghista, sottolineando che andrà sempre peggio se persisterà l’usanza di non indossare la mascherina e di creare assembramenti.

Zaia ha messo nel mirino «la categoria di irresponsabili», mettendo in risalto che il coronavirus tornerà ad ottobre, anzi è già tornato oggi: «Per colpa di qualcuno, per comportamenti irresponsabili, si aggiungono i tanti irresponsabili che abbiamo conosciuto in queste ore: abbiamo una sorta di sensazione di “liberazione” dal virus, ma chi pensa che sia tutto finito si sbaglia. Abbiamo chi è positivo e va in giro tranquillamente e peggio rifiuta il ricovero proposto dai sanitari».

INDICE RT VENETO DA RISCHIO BASSO A ELEVATO: “ADESSO REGOLE DURE”

L’indice RT è stato causato da un nuovo focolaio registrato in provincia di Vicenza: un imprenditore è tornato dalla Serbia a fine giugno, è risultato infetto ed attualmente è ricoverato in terapia intensiva. «52 persone in isolamento fiduciario a Vicenza e 37 in provincia di Verona», ha aggiunto Luca Zaia, spiegando che il soggetto in questione ha rifiutato il ricovero proposto dai sanitari dopo aver effettuato il tampone, ed è andato ad una festa: «Poi c’è la signora reticente che non vuol dire quali contatti abbia avuto, se le motivazioni al richiamo dell’etica non servono, da lunedì presenterò una nuova ordinanza per inasprire le regole».

Zaia ha sottolineato che mettere a rischio la vita di molte persone vale molto di più dei 1.000 euro di multa previsti dalla legge vigente: «È ridicola, deve essere previsto a livello nazionale un TSO, un ricovero coatto per i positivi al coronavirus, che non possono andarsene tranquillamente in giro». Il presidente di Regione Veneto ha inoltre rivelato di aver dato disposizione ai dg delle Ulss di valutare se ci sono gli estremi per la denuncia penale: «Ci deve essere tolleranza zero».