Le chiamano “vittime nascoste” ma l’espressione è fuorviante dato che tutto sta accadendo alla luce del sole e solo chi volta la testa dall’altra parte può parlare di un fenomeno sommerso e invisibile agli occhi: in Indonesia oramai da diversi mesi sta andando in scena una vera e propria catastrofe umanitaria, vale a dire la strage silenziosa dei bambini a causa del Covid-19. In un Paese estremamente popoloso come quello del sud-est asiatico, in cui situazioni di ricchezza e opulenza vanno a braccetto con sacche di miseria e grave arretratezza, secondo un reportage del New York Times sono migliaia i minori che stanno patendo gli effetti della nuova impennata di contagi, mentre le mancanze del governo guidato dal Presidente Joko Widodo (riapertura dei mercati, allentamento delle misure di contenimento), sono sotto gli occhi di tutti. E la domanda sorge spontanea: non erano per caso i minori quelli più al sicuro dal virus?



Nelle ultime settimane infatti sarebbero deceduti centinaia di bambini a causa del virus SARS-CoV-2 e molti di loro, riportano diversi siti di informazione locali che hanno acceso i riflettori su questo dramma, hanno anche meno di 5 anni. Sotto il fuoco incrociato ci sono diversi leader nazionali, criticati per il loro pressapochismo e l’impreparazione nell’affrontare l’ennesima ondata della pandemia: secondo alcune stime, in Indonesia i bambini rappresenterebbero circa il 12,5% dei casi confermati di infezione da coronavirus e questo dato ha pure come triste conseguenza quella che nella popolosa repubblica presidenziale (si calcola che gli abitanti siano quasi 276 milioni) il loro tasso di mortalità è molto più alto di diversi Paesi del mondo. Anche i neonati sono a rischio: “Una volta dimessi dagli ospedali con test negativo, contraggono poi la malattia a casa e muoiono dopo le visite di vicini e membri della famiglia allargata: è straziante” spiegano i sanitari.



INDONESIA, LA STRAGE ‘NASCOSTA’ DEI BAMBINI: CRESCONO MORTI PER COVID E…

“I nostri numeri sono i più alti del mondo”, ha confermato nel succitato articolo del NYT il dottor Aman Bhakti Pulungan, numero uno della Società Pediatrica Indonesiana, parlando del fatto che ogni settimana si contano oltre 100 decessi di minori. L’emergenza sanitaria è inoltre legata alla diffusione locale della variante Delta che ha travolto anche altri stati del sud-est dell’Asia, senza dimenticare che la percentuale della popolazione vaccinata è ancora molto bassa e che tanti focolai stanno scoppiando qui come pure nelle vicine Thailandia, Myanmar e Malesia. Altra conseguenza di ciò è che l’Indonesia proprio nell’ultimo mese ha superato in questa poco lusinghiera classifica anche l’India e il Brasile di Narendra Modi e Jair Bolsonaro, da più parti stigmatizzati per il disastro provocato con una gestione scriteriata dell’emergenza sanitaria.



Questo triste primato rende bene l’idea di come la situazione in Indonesia rischi di essere fuori controllo a breve, con i bambini che pagheranno il prezzo più alto: secondo alcuni rapporti forniti dai pediatri locali, più di 800 under 18 sarebbero morti a causa del Covid-19 dall’inizio dell’emergenza; se si guarda all’andamento complessivo della pandemia, il Paese ha fatto registrare fino a ora tre milioni di casi e quasi 83mila morti anche se come sovente avviene in questi casi i dati reali sono molto più alti a causa di valutazioni sottostimate e il combinato disposto di test e tracciamenti molto limitato. “Il governo non ha mai preso sul serio questa pandemia fin dall’inizio” ha attaccato Alexander Raymond Arifianto, ricercatore della S. Rajaratnam School of International Studies di Singapore. “La voce dei veri esperti su come gestire al meglio la pandemia non viene ascoltata”: parole dure che, a dire il vero, riecheggiano la sfiducia nella scienza e i deliri populisti ben noti anche alle latitudini occidentali. E intanto, in Indonesia, citando Vittorio De Sica “i bambini ci guardano” e continuano a morire.