È il primo acquirente della nostra filiera del latte, muovendo l’11,7% del valore complessivo della produzione nazionale da 16 Regioni grazie a una raccolta annua di circa 1,5 miliardi di litri, in crescita del 44% nell’ultimo decennio. È la prima realtà internazionale del settore agroalimentare in Italia per numero di siti produttivi e capillarità sul territorio, oltre a essere il più importante player del settore lattiero-caseario nazionale, con 2,9 miliardi di euro di ricavi realizzati in Italia generando il 14,5% di tutto il fatturato del comparto. Ma soprattutto Lactalis si conferma una multinazionale che crede nel nostro Paese. E non solo a parole. L’azienda ha infatti annunciato di destinare all’Italia un investimento pari a 160 milioni di euro per il biennio 2023-2024.
Un impegno importante, dunque, che si pone peraltro in continuità con quanto fatto nell’ultimo quinquennio durante il quale il Gruppo ha già investito nel Penisola oltre 248 milioni, di cui l’88% destinato al miglioramento, manutenzione e ammodernamento dei propri siti. Ma nel piano ha trovato spazio anche un significativo budget – oltre 26 milioni di euro – riservato all’headquarter di Milano, che ha previsto l’acquisto dei nuovi uffici in Largo Tazio Nuvolari, dove saranno ospitati gli oltre 350 dipendenti che lavorano nel capoluogo lombardo.
Il Gruppo sta dunque da tempo gettando le basi per un forte radicamento in Italia. Che, secondo i risultati dello Studio Impatto Paese condotto da The European House – Ambrosetti, consegna già importanti risultati. “Sommando gli effetti diretti a quelli indiretti e indotti nell’economia – dichiara Emiliano Briante, Associate Partner e responsabile Business & Policy Impact, The European House – Ambrosetti -, Lactalis ha generato nel 2022 quasi 2,8 miliardi di euro di Pil, in crescita del +24,7% rispetto al valore che avevamo calcolato due anni fa per l’anno 2020, segno di una crescente capacità del Gruppo di generare valore e contribuire alla crescita economica del Paese. E ancora, va rilevato l’impatto indiretto e indotto sul fronte occupazionale che porta il contributo della presenza di Lactalis in Italia a oltre 23.500 unità complessivamente attive lungo le diverse filiere attivate. Un risultato frutto di un incremento del +23,6% rispetto al 2020”. Ma non solo. Lo studio segnala anche che, con 1.800 referenze interamente prodotte in Italia ed esportate in 112 Paesi, Lactalis contribuisce attivamente alla promozione del Made in Italy nel mondo. Prova ne sia il fatto che il 42% dei volumi di formaggio prodotti in Italia dall’azienda viene venduto all’estero.
Numeri di rilievo, insomma, che fanno dell’azienda uno dei principali attori del mercato. E che le assegnano un preciso ruolo. “Come leader del settore – afferma Giovanni Pomella, Amministratore delegato di Lactalis in Italia – abbiamo la responsabilità di fare rete e individuare percorsi condivisi dai diversi attori del comparto, che possano supportare i prodotti lattiero caseari italiani in casa, attraverso un sempre maggiore focus sulla sostenibilità, e all’estero, attraverso la valorizzazione delle nostre specialità locali”.
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