«Automator è una realtà storica del segmento della marcatura industriale – ricorda subito al Sussidiario.net. il Ceo Emmanuel Guibal – . Nata nel 1940 come realtà di proprietà e a conduzione familiare, da ottobre 2022 è parte del gruppo SMG. Il punto di forza di Automator è anzitutto l’ottima qualità dell’offerta che si articola in tre differenti tecnologie così da assicurare al cliente una scelta completa ed esaustiva di soluzioni secondo la sua specifica esigenza. Accanto alla tecnologia tradizionale delle macchine a battuta, il nostro catalogo propone anche macchine a micropunti a cui si aggiunge la tecnologia laser. Con circa 70 addetti in tutto il mondo e un fatturato di 18 milioni di euro, Automator può contare su una rete internazionale di partner costituita da 25 tra distributori e filiali a coprire più di 50 Paesi».
Automator è Associata a UCIMU dal 1989 ed è sempre stata molto attiva e coinvolta nell’attività associativa, partecipando a meeting, riunioni, eventi e sfruttando molti dei servizi offerti alle imprese associate. Quali sono le attività e le aree i temi di maggior interesse attuale per voi tra quelli presidiati dall’associazione?
Conosciamo bene la realtà associativa proprio perché partecipiamo a molte delle iniziative proposte e perché da sempre consideriamo con attenzione gli studi e gli approfondimenti realizzati dalla struttura di UCIMU. Le indagini economiche, i focus sui settori di sbocco e sulle aree del mondo più promettenti sono per noi molto interessanti per avere un’idea macro degli sviluppi di business del prossimo futuro. L’iniziativa delle reti di imprese, in India e ora in Vietnam, la cui nascita è stata sostenuta da UCIMU, ci sembra molto interessante. Per questo stiamo ancora considerando di presentare la nostra richiesta per entrare a farne parte.
Veniamo ora a SMG. Può darci un breve inquadramento del gruppo?
SMG è tra i leader mondiali nel segmento delle soluzioni per marcatura e tracciabilità. Il gruppo ha sempre seguito un processo di espansione regolare ma da dieci anni a questa parte ha più che raddoppiato il fatturato che ora si attesta a 80 milioni di euro grazie alle numerose acquisizioni pensate per meglio strutturare la nostra offerta e il nostro presidio del mercato internazionale. Anche per il futuro pensiamo di continuare su questa linea. Attualmente abbiamo una presenza commerciale in più di 50 Paesi grazie a nostre filiali e nostri partner. Si tratta di una scelta strategica imprescindibile per una realtà come la nostra che ha l’obbligo di accompagnare e affiancare i propri clienti europei ovunque intendano operare con sedi produttive o filiali commerciali.
Cosa ha spinto SMG ad acquisire Automator?
Certamente la qualità della tecnologia e l’ottima reputazione costruita in oltre 80 anni di attività sul campo. E poi la possibilità di sviluppare sinergie geografiche e di innovazione. Così copriamo più mercati e più aree di applicazione.
Come vedete il mercato italiano? E quello europeo?
L’Italia è un mercato di “alta gamma”. Qui la marcatura è un’esigenza sempre più diffusa in risposta alla necessità di assicurare tracciabilità per tutti i prodotti e i componenti. E a tendere lo sarà sempre di più… Questo discorso, tra l’altro, vale per tutta l’Europa dell’Unione, Germania e Spagna in testa. Dunque, le nostre previsioni per il futuro sono di crescita del mercato italiano anche se saranno i mercati esteri nel 2024 a darci le soddisfazioni migliori. Se pensiamo ai settori direi, nell’ordine: automotive, medicale, aerospace.
Cosa vi aspettate per il 2024 e oltre?
Ci aspettiamo crescita anche perché lanceremo alcuni nuovi prodotti che sapranno sicuramente intercettare l’interesse dei nostri clienti.
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