Era il dicembre del 2016 quando Al Bano Carrisi è stato colpito da infarto. Monica Setta (grande amica), scriveva per Tiscali in maniera dettagliata tutto l’accaduto. Il leone di Cellino San Marco si era sentito male durante le prove del concerto di Natale presso l’Auditorium della conciliazione. Dolori violenti al petto ma la voglia di cantare ancora. Poi l’inevitabile corsa all’ospedale intorno alle 18 e il pronto soccorso con codice rosso. Loredana Lecciso al suo fianco, mostrava moltissima preoccupazione: “Al Bano dovrebbe riposare di più”, raccontava agli amici più intimi. L’ex compagna aveva anche prenotato il viaggio per Roma. “Albano sarà nella capitale il 12 e ci vado anche io” diceva premurosa e innamorata. Dopo avere costatato che fosse fuori pericolo, il cantante si è messo a scherzare pure con le infermiere. “Quando sono andata a sistemargli la flebo” riferiva la più giovane “mi ha detto che stava benone e che contava di rimettersi già dalla prossima settimana. Mi ha detto di essere pieno di impegni che vuole assolutamente mantenere”.
Al Bano Carrisi e l’infarto: “Prima stavo da Dio!”
Proprio in quel periodo, il sogno di Al Bano Carrisi era quello di prendere parte al Festival di Sanremo 2017. “Prima dell’infarto stavo da Dio, è questa botta improvvisa che mi ha cambiato totalmente”, raccontava l’ex di Romina Power intervistato da Rolling Stone. In quel periodo aveva anche pensato ad un ritiro dalle scene alla ricerca di un periodo di relax per salvaguardare il suo fisico: “Ne sentivo il bisogno fisico e mentale. Sai, dopo aver avuto un tumore, poi un infarto, poi un’ischemia e infine un edema alla corda vocale destra, cominci a pensarci meglio. Sono arrivati tutti nello stesso periodo, li ho presi come dei segnali”. Al Bano aveva anche raccontato come si sia modificata la sua vita dopo l’infarto: “Prima dell’infarto stavo da Dio, è questa botta improvvisa che mi ha cambiato totalmente. Mi sono sempre sentito iperattivo, pieno di energie. Poi un bel giorno mi sono trovato a pagare il conto con il mio corpo. Nella sfiga, mi è andata anche bene (…) e sai perché? Mi ha aiutato l’infarto. Le medicine post-infarto hanno lenito gli effetti ischemici”.
Ecco a quale intervento si è sottoposto
Dopo l’infarto Al Bano Carrisi, voleva anche lasciare i social: “Dopo un infarto, una ischemia un edema alle corde vocali, già sconfitto ci mancava solo questa guerra inutile, disgustosa e vergognosa! Peccato ma da lassù il Buon Dio guarda e Provvede con i Suoi tempi! Buone vacanze a tutti e rilassatevi se ce la fate!”, aveva scritto su Facebook. E per quanto riguarda il suo intervento, il cardiochirurgo Francesco Miceli dell’Iclas di Rapallo, aveva esposto con precisione cosa era accaduto in quella circostanza: “Al Bano è stato sottoposto ad angioplastica percutanea (ptca), vuol dire che gli hanno “riaperto” le arterie coronarie con un palloncino gonfiato all’interno. L’angioplastica percutanea è una procedura che si esegue in una sala di emodinamica. Viene seguita da un cardiologo emodinamista che procede, laddove si riscontri un restringimento a carico delle arterie coronarie che portano sangue muscolo cardiaco, con la riapertura delle stesse mediante il gonfiaggio di un palloncino all’interno”.