Un infarto dopo essersi sottoposto alla prima dose del vaccino Covid: è morto così Stefano Paternò, militare di soli quarantatré anni, sottufficiale in servizio presso la base di Augusta, ma originario di Corleone, Comune ubicato nel Palermitano. La giovane vittima si è spenta improvvisamente nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 marzo 2021 all’interno della sua abitazione di Misterbianco, situata in provincia di Catania. L’intera comunità è rimasta letteralmente sconvolta dall’accaduto, visto e considerato che l’uomo era sposato e padre di due figli.
In un primo momento, si è ipotizzato con forza che la sua dipartita fosse correlata proprio alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, inoculatagli poche ore prima, dal momento che la sera stessa Paternò avrebbe cominciato ad accusare sintomi evidenti e affatto familiari, tra i quali anche un rialzo termico decisamente considerevole, fino a quando il suo quadro si è aggravato improvvisamente, senza lasciargli scampo. Pare che la vittima non soffrisse di particolari patologie che possano giustificare il malore che l’ha strappato alla vita.
INFARTO DOPO IL VACCINO, LA PROCURA: “AL MOMENTO NESSUN NESSO”
Ovviamente, sulla morte di Stefano Paternò, colpito da infarto dopo avere ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca, è stata aperta un’indagine, condotta dalla Procura di Siracusa. “Dalla prima ispezione cadaverica pare che il militare sia deceduto per un arresto cardiaco – ha dichiarato Sabrina Gambino, procuratore di Siracusa, le cui parole sono state riprese dalla testata Infodifesa.it –. Al momento non c’è alcun rapporto causa-effetto, ma possiamo solo rilevare una coincidenza cronologica. Dobbiamo attendere l’esito dell’autopsia per avere un quadro più chiaro”. Dell’esame autoptico si occupa la Procura di Catania e, in attesa di conoscerne i risultati, in molti stanno dedicando messaggi d’addio sentiti e commossi al militare 43enne sui social network. Fra questi, c’è chi scrive: “Sei stato un uomo formidabile, sempre vitale, allegro, disponibile per qualsiasi lavoro. Non ti tiravi mai indietro su niente. Il primo a partire e l’ultimo a lasciare. È stato un onore essere un tuo amico. Riposa in pace e che la terra ti sia lieve”.