Le differenze di genere esistono anche ambito ospedaliero. In particolare, nelle patologie che riguardano il sistema cardio-vascolare. Ci sono diversi fattori di rischio, in particolare l’ipertensione, che contribuiscono nello sviluppo e nella terapia medica dell’infarto. Come dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Cardiology da Luke P. Dawson e dai suoi collaboratori del Dipartimento di Cardiologia dell’Alfred Hospital di Melbourne, c’è differenza tra uomini e donne per quanto riguarda l’epidemiologia, la qualità della cura e i risultati a distanza di pazienti con dolore toracico acuto.



Per lo studio, sono stati presi in considerazione oltre 200.000 soggetti giunti nei dipartimenti di emergenza. Sono stati valutati i loro percorsi ospedalieri prima, durante e dopo il ricovero in modo da avere un quadro completo delle differenze del ciclo terapeutico a seconda del sesso. Il tempo di arrivo dell’ambulanza era lo stesso in entrambi i sessi ma dopo l’accesso, le donne avevano un tempo di attesa più lungo rispetto agli uomini.



I sintomi dell’infarto nella donna

Come evidenzia ancora lo studio australiano, alle donne colpite da infarto veniva fatto meno frequentemente un elettrocardiogramma o messa una cannula venosa in ambulanza e praticato meno frequentemente il trattamento antidolorifico o somministrata aspirina. In ospedale, poi, le donne venivano valutate più tardi rispetto agli uomini e dimesse dai reparti di emergenza più tardi. Inferiore del 29% in meno il ricovero in terapia intensiva e il ricorso alla coronarografia. Inoltre, negli ospedali più piccoli il trasferimento verso nosocomi più grandi era del 26% in meno rispetto agli uomini.



I sintomi dell’infarto sono più difficili da riscontrare nelle donne, che spesso fanno registrare non il classico dolore al petto ma nausea, vomito, palpitazioni, stanchezza, affanno: dunque la diagnosi spesso è più complessa. Nelle donne l’età media di chi viene colpita da infarto è a 72 anni, mentre per gli uomini è a 65. Secondo la ricerca, il 43% delle donne con problemi cardiovascolari dunque infarto o ictus, perde la vita. Contrariamente, la percentuale degli uomini è al 38%.