Ha fatto il giro del web e dei social, un video pubblicato su TikTok da parte di un infermiere, girato all’interno di un hospice. Nel video in questione, come pubblicato sulla pagina Instagram Trash Italiano, si vede lo stesso dipendente sanitario, in divisa, mentre entra in una stanza e mima un conato di vomito a ritmo di musica. In aggiunta la didascala “Quando vai a controllare il paziente dopo due clisteri”. Un filmato che avrebbe dovuto forse scatenare la risata nello spettatore, ma che si è rivelato alla fine di pessimo gusto, facendo indignare, e non poco, il popolo della rete.



Inizialmente sono scattate le critiche su TikTok, dopo di che lo stesso video ha fatto il giro di tutti gli altri social, arrivando anche alla direzione della stessa struttura sanitaria dove sarebbe stato girato il filmato. L’infermiere protagonista del siparietto si è difeso dicendo di voler solamente strappare una risata agli utenti, ma sono stati numerosi coloro che hanno sottolineato come un filmato di questo tipo possa umiliare e far sentire in imbarazzo tutti coloro che devono appunto sottoporsi ad un clistere, una pratica senza dubbio non troppo “intima”.



INFERMIERE, VIDEO ‘IRONICO’ SU TIKTOK: LICENZIATO IN TRONCO

Come detto sopra, la segnalazione è giunta anche alla direzione sanitaria che ha deciso di licenziare lo stesso infermiere: “Buonasera, ritengo opportuno informarLa – la risposta di un dirigente dell’hopsice pubblicata sempre da Trash Italiano – che in seguito alla visione di quanto da Lei inviato, valutata dalla proprietà e dagli organi di controllo preposti (Responsabile della qualità, responsabile del rischio clinico e dal sottoscritto), la persona segnalata, inf ***, è stato oggi stesso sottoposto a provvedimento di immediato licenziamento con lettera consegnata a mano alle ore 12:45”.



“Ci tengo a precisare – prosegue – che lo stesso non faceva parte dell’organico stabile della struttura ma bensì con contratto a prova semestrale non ancora completato. Ci riserveremo comunque ulteriori azioni e segnalazioni ad organi competenti per tutela del nostro sempre corretto operato. Cordialmente”. Una bravata che è costata quindi carissimo all’infermerie.