Le infibulazioni e le mutilazioni genitali femminili in Africa sono legate al riscaldamento globale. Lo affermano alcune Ong francofone, come “Gams” o “Vision du monde”, a cui ha dato voce la versione francese di “Vice”. Ne dà notizia in Italia “La Verità”, che pubblica sulle sue colonne la tesi sostenuta dalle Ong: “Tutti i Paesi già toccati dal riscaldamento climatico che hanno l’abitudine dell’escissione, della clitoridectomia o ancora dell’infibulazione hanno visto tali pratiche aumentare drasticamente nel giro di qualche anno. In queste zone, le mutilazioni genitali femminili sono in aumento di quasi il 30%”.
E il nesso causale tra clima e crescita del fenomeno? La risposta è la grande siccità che sta colpendo il Corno d’Africa. Essa, si legge, “sta minacciando l’equilibrio economico delle comunità dei villaggi. La perdita di bestiame e la desertificazione dei raccolti stanno minando la già fragile sicurezza alimentare delle popolazioni. Sull’orlo dell’abisso, alcuni genitori vedono nel matrimonio delle figlie una soluzione ai loro problemi e la mutilazione genitale garantisce di trovare rapidamente marito con in più una bella somma”.
INFIBULAZIONI IN AUMENTO? COLPA DEL CLIMA: LA TESI DELLE ONG FRANCOFONE
Secondo quanto riferito da Isabelle Gillette-Faye, direttrice della Ong “Gams”, “le famiglie hanno molti meno soldi per il cibo. Uno dei modi per avere una bocca in meno da sfamare e ricevere in cambio una dote è far sposare la propria figlia. Per essere sicuri che sia sposata, viene chiesto a una professionista di prendere il rasoio e fare il suo lavoro. L’impatto climatico ha innegabilmente giocato un ruolo nella precarietà di queste popolazioni. Ciò ha portato a una ripresa di questa pratica, che era in procinto di essere abbandonata”.
“La Verità” pubblica anche l’opinione di Camille Romain des Boscs, direttrice dell’associazione “Vision du Monde”: “Il riscaldamento globale ha portato a un aumento dei fenomeni meteorologici estremi, come inondazioni, siccità e forti precipitazioni. Tutta l’agricoltura ne risente e questa estrema povertà spinge i genitori a far sposare le figlie sempre prima, quando sono ancora solo bambine”. Sarebbe dunque questo il motivo dell’incremento delle infibulazioni e delle mutilazioni genitali femminili nel Corno d’Africa.