Il dato Eurostat relativo all’inflazione di settembre nell’Eurozona (+1,8% tendenziale rispetto al +2,2% di agosto) diffuso martedì ha confermato un trend discendente già visibile nei giorni precedenti attraverso gli indici dei prezzi nei principali Paesi europei nello stesso mese (Germania +1,6% da +1,9%, Francia +1,2% da +1,8%, Italia +0,7% da +1,1% e Spagna +1,5% da +2,3%). Forse anche per questo Christine Lagarde, durante l’audizione al Parlamento europeo di inizio settimana, si è detta fiduciosa sul fatto “che l’inflazione tornerà al livello obiettivo in maniera tempestiva. Ne terremo conto alla prossima riunione” del Consiglio direttivo della Bce in programma il 17 ottobre. Abbiamo chiesto un commento a Luigi Campiglio, Professore di Politica economica all’Università Cattolica di Milano.



È vero che l’indice dei prezzi nell’Eurozona è sceso, ma l’inflazione di fondo (+2,7% da +2,8%) e quella dei servizi (+4% da +4,1%) sono rimaste sostanzialmente stabili. Come si spiega la “resistenza” di certe componenti?

Ci sono alcuni prezzi, in particolare per quel che riguarda i servizi, che rappresentano di fatto un allineamento dei redditi dei lavoratori autonomi o delle piccole imprese all’andamento stesso dell’inflazione. Faccio un esempio pratico: un idraulico ha un buon margine discrezionale per fissare il costo di una riparazione. Ed è per questo che la componente dei servizi è un po’ più rigida rispetto alla dinamica generale di diminuzione dell’inflazione.



Lagarde ha ricordato che gli ultimi dati sull’attività delle imprese mostrano un deterioramento del quadro congiunturale europeo, evidenziando che la ripresa sta “fronteggiando venti contrari”. Non dovrebbe essere la stessa forte diminuzione dell’inflazione un indicatore della situazione difficile dell’economia?

Assolutamente sì e il caso più preoccupante in tal senso è rappresentato dalla Germania, tornata ormai a essere il malato d’Europa. Come si può notare osservando il settore automotive, sembra avere un problema relativo all’inadeguato utilizzo della sua capacità produttiva e della sua innovazione. Un problema che coinvolge anche altri Paesi, tra cui l’Italia, e che ha anche a che fare con un’incapacità di soddisfare adeguatamente la domanda. Pensiamo solo all’auto elettrica, oggi probabilmente ritenuta dai consumatori meno preferibile di un’ibrida, visti i vincoli derivanti da tempi e modi di ricarica delle batterie.



Non basta però sperare in una discesa dell’inflazione per vedere ripartire i consumi e l’economia…

Verissimo, tanto più che siamo ormai da un po’ di tempo in una fase di decelerazione dell’inflazione, specie in Italia, ma questo non sta muovendo più di tanto i consumi. Occorre che il potere d’acquisto salga non solo tramite una discesa dell’inflazione, ma anche attraverso un aumento dei redditi delle famiglie. Questo è possibile facendo crescere la produttività, in modo che le imprese lascino parte dei profitti in più ai lavoratori, o diminuendo la tassazione.

Lagarde ha anche detto che la Bce non attenderà che tutte le componenti dell’indice dei prezzi scendano sotto il 2% per tagliare i tassi, in qualche modo sbilanciandosi maggiormente rispetto a quanto fatto nella conferenza stampa che ha seguito l’ultima riunione del Consiglio direttivo lo scorso 12 settembre. Un cambiamento dettato dalla percezione di una situazione economica che si è aggravata più del previsto?

Secondo me sì. Credo si sia resa conto che la situazione rischia di sfuggire di mano È un po’ come se si fosse ritrovata ad aver portato avanti una politica che non ha tenuto conto di tutte le variabili in gioco. Del resto chiunque abbia un ruolo di responsabilità non può non temere per l’Europa. E penso che alla Bce, vista la situazione della Germania, il timore sia palpabile.

Dunque, il 17 ottobre la Bce taglierà i tassi dello 0,5%?

Se vuole essere coerente con le riflessioni della Presidente Lagarde direi proprio di sì. Tanto più che il taglio di mezzo punto operato dalla Fed due settimane fa offre all’Eurotower la possibilità di fare altrettanto.

(Lorenzo Torrisi)

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