L’inflazione è cala in maniera importante durante il mese di giugno 2023 da poco passato. E’ questo quanto fatto sapere dall’Istat, l’istituto di statistica italiano, che spiega: «Netta decelerazione» dell’inflazione nel mese di giugno: così l’Istat definisce l’andamento dei prezzi nel mese scorso, stabili rispetto al mese precedente e aumentati del 6,4% rispetto a giugno del 2022, contro una crescita del 7,6%, sempre su base annua, registrata a maggio 2023 rispetto a maggio 2022.La nota dell’Istat parla di «un quadro di stabilità dei prezzi sul piano congiunturale (l’ultima variazione nulla su base mensile si era registrata a maggio 2021)».



Il rallentamento dei prezzi è influenzato ancora una volta dai beni energetici ed in particolare dalla componente non regolamentata che è in calo significativo rispetto a maggio 2023. Per quanto riguarda invece il settore alimentare, frena la crescita dei prezzi dei prodotti lavorati, con un’inflazione di fondo che decelera portandosi a +5.6 per cento. Diminuisce anche il cosiddetto “carrello della spesa”, leggasi alimentari, prodotti per la cura della persona e della casa, a giugno pari al 10.5%.



INFLAZIONE GIUGNO 2023: ECCO TUTTI I NUMERI NEL DETTAGLIO

Per quanto riguarda i prezzi al dettaglio, rallentano come detto sopra i beni energetici non regolamentati (da +20,3% a +8,4%), nonché gli alimentari lavorati (da +13,2% a +11,5%), quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +4,7%). Significativa anche la flessione dei beni Energetici regolamentati (da -28,5% a -29,0%). Si rialzano invece i prezzi degli alimentari non lavorati, passando a +8,8% a +9,4%.

In merito all‘inflazione di fondo, quella al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si registra un ulteriore rallentamento, da +6,0% a +5,6%, così come quella al netto dei soli beni energetici, da +6,2% registrato a maggio a +5,8%. Su base annua la crescita dei pezzi passa da 9.3 per cento a 7.5%, mentre quella dei servizi cala leggermente portandosi da 4,6% a 4,5. Infine, per quanto riguarda l’inflazione acquisita per il 2023, questa è pari a +5,6% per l’indice generale e a +4,9% per la componente di fondo.