Il rincaro dei prezzi dell’energia e dei prezzi alimentari rischia di mettere in serio pericolo la stagione turistica 2022. A ciò si deve aggiungere il rincaro dei pedaggi autostradali previsto per giugno luglio 2022 del 1,5%.

Inflazione e rincari: il boom alimentare

Infatti rincari sono cresciuti per ciascun italiano almeno del 30% soltanto per quanto concerne il boom alimentare che assoluta enti stima in crescita per alcuni prodotti a rischio com’è mais, grano, girasole, cereali, pane, pasta, dolci e pizza ma anche tutte le verdure e la frutta e i prodotti agricoli colpiti dal rincaro dei fertilizzanti.



Complessivamente, anche a seguito del caro benzina a cui il governo ha cercato di far fronte con il taglio delle accise di 0,25 e poi 0,30 euro, più il caro bollette, gli italiani pagheranno almeno 2300 euro in più all’anno.

Anche la siccità ha avuto un ruolo rilevante Per quanto concerne l’incremento dei prezzi sulle materie alimentari e beni agricoli in particolare.



Il presidente di Asso utenti Furio Truzzi ha dichiarato che “già nell’ultimo mese i prezzi al dettaglio del genere alimentare hanno comportato una maggiore spesa per il cibo di circa 554 euro all’anno per famiglia”.

Inflazione e rincari: anche per il settore turistico e pedaggi autostradali

Adesso la stagione degli incrementi sta dando i suoi frutti anche con la contrazione dei consumi che non potrà non coinvolgere anche il settore turistico per l’estate 2022.

Adesso gli incrementi non potranno fare altro che riflettersi anche sui costi del biglietto aereo che, già nel mese di aprile, era stato stimato che sarebbe incrementato dal 6 al 10% al mese. Stessa cosa dicasi per i viaggi su rotaie elettrificate come i treni ad alta velocità.



Ma anche il soggiorno in hotel e bed and breakfast, strutture che devono sostenere importantissime bollette di energia elettrica e gas, noleggio auto, è tutto ciò che concerne le vacanze rischia di subire un rincaro del 14%.

In totale le vacanze nel 2022 costeranno almeno 200 in più a persona.

E a ciò si deve aggiungere anche l’incremento del 1,5% dei pedaggi autostradali, l’amministratore delegato Roberto Tommasi ha infatti dichiarato che ne stiamo discutendo in questa fase con il Ministero. Sarebbe previsto dal piano economico finanziario a partire da fine giugno luglio di quest’anno punto ricordo che le nostre tariffe sono rimaste bloccate a partire dal 2018.