L’inflazione va verso il 9%: è il tasso più alto che si registra in Italia dal 1985. Il peso sulle famiglie, come emerso dai dati Istat di settembre 2022, è enorme, soprattutto per quel che concerne l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, come quelli alimentari, la cui crescita è salita da +10,1% di agosto a +11,5%. È ancora più elevato il rialzo per quel che concerne servizi extra come quelle culturali, ricreativi e per il benessere della persona, che sono passati dal +4,6% al +5,7%.



È in virtù di questo fenomeno che la popolazione sta cercando di effettuare dei tagli alla spesa. “L’inflazione all’8,9% determina una stangata per gli italiani, considerata la totalità dei consumi di una famiglia ‘tipo’, pari a +2.734 euro, di cui 657 euro solo per la spesa alimentare, conto che sale a +3.551 euro annui per una famiglia con due figli”. Lo ha affermato il Codacons, come riportato da Adnkronos, commentando i dati in questione. Le stime sono drammatiche.



Inflazione sale al 9%: dato più alto da 1985. L’allarme del Codacons

Carlo Rienzi, presidente del Codacons, a fronte dei dati Istat che danno mostra dell’aumento dell’inflazione sino al 9%, ha lanciato l’allarme. “Siamo di fronte a uno tsunami economico senza precedenti, e la crescita dei prezzi al dettaglio è destinata purtroppo ad aggravarsi nelle prossime settimane. Il maxi-aumenti del 59% delle bollette elettriche che scatteranno dall’1 ottobre, e i nuovi incrementi del gas alle porte, spingeranno al rialzo l’inflazione, non potendo imprese, esercizi commerciali e attività produttive assorbire costi energetici così elevati, che saranno inevitabilmente scaricati sui listini al pubblico”, ha sottolineato ad Adnkronos.



E conclude: “Il rischio è quello di un crollo verticale dei consumi delle famiglie negli ultimi mesi del 2022, con effetti a cascata sull’economia. Per tale motivo chiediamo al nuovo Governo di disporre subito il taglio dell’Iva sugli alimentari, che a settembre hanno registrato una impennata dell’11,8% con ripercussioni per +657 euro a famiglia, e sui generi di prima necessità, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie e contenere gli effetti disastrosi dell’inflazione”.