Il virus dell’influenza 2019, sta diffondendosi sempre più. Come già anticipato da tempo dagli esperti, saranno purtroppo centinaia di migliaia le persone che passeranno a letto, o in condizioni fisiche non proprio al 100%, le vacanze natalizie. I sintomi saranno i soliti, dalla febbre, al dolore alle ossa, passando per la spossatezza, e arrivando fino al raffreddore e alle vie aeree intasate. Al momento sono più di un milione gli italiani che sono stati colpiti da questo temuto virus, ma i casi sono in aumento, e nelle sola settimana scorsa, quella dal 9 al 15 dicembre, si sono registrati ben 207mila nuovi casi. A specificarlo è l’ultimo bollettino Influent, secondo cui è “stata superata la soglia che determina l’inizio del periodo epidemico”. Nulla comunque di particolarmente eclatante, visto che i casi del 2019, sono simili in numero a quelli di un anno fa di questi tempi.



INFLUENZA 2019, I BAMBINI QUELLI PIU’ COLPITI

Come al solito i più colpiti risultano essere i bambini, soprattutto quelli al di sotto dei cinque anni di età, in cui vi è un’incidenza pari a 9 casi su 1000 assistiti. A livello di regione, invece, quelle più contagiate sono Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Umbria e Marche. Ma attenzione, perchè il picco massimo verrà raggiunto fra la fine di gennaio e l’inizio del mese di febbraio 2020, storicamente il periodo più freddo dell’anno, e di conseguenza, in cui è più facile ammalarsi. Gli esperti dell’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, ricordano alcune piccole mosse per evitare di venire contagiati, a cominciare dal vaccino antinfluenzale, anche se ormai dovremmo essere fuori tempo massimo (in ogni caso, meglio consultare il medico di famiglia). Un altro gesto che può risparmiarci dei giorni a letto è quello di lavarsi regolarmente le mani, di modo da eliminare eventuali virus e batteri. Inoltre, bisognerebbe evitare di toccarsi troppo frequentemente il naso, la bocca e gli occhi, visto che sono le zone dove il virus, spesso e volentieri, entra nel nostro corpo. Infine, si dovrebbe evitare, quando possibile, spazi troppo affollati, e soprattutto, bisognerebbe restare a casa se ammalati: in primis per una migliore guarigione, e secondariamente, per evitare di contagiare altri.

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