Riflettori accesi sull’influenza, la stagione 2022 tra le più preoccupanti degli ultimi anni. Come reso noto dal segretario generale della Fimmg, se il trend si manterrà su questi livelli si precede il picco più alto degli ultimi quindici anni e potrebbe essere raggiunto già prima di Natale. I valori sono molto cresciuti, hanno rimarcato gli esperti. Livelli impressionanti, dicevamo, da 2,5 milioni di casi già raggiunti.



Per quanto riguarda i sintomi dell’influenza, Humanitas cita febbre, dolori muscolari e articolari, brividi, sudorazione, mal di testa, mal di gola, congestione nasale, tosse secca, stanchezza. Le complicanze più frequenti dell’influenza sono le infezioni delle vie alte e basse vie respiratorie. Il decorso previsto è di 5-7 giorni e tende a guarire spontaneamente, anche se le possibili complicanze vanno monitorate in particolare in pazienti anziani, con patologie croniche e bambini. Una delle armi per contrastare l’influenza è sicuramente il vaccino, fondamentale per la produzione di anticorpi specifici che riducono in maniera significativa il rischio di ammalarsi. Le dosi vanno ripetute ogni anno, in particolare nelle categorie a rischio.



Influenza 2022, le parole di Bassetti

“Normalmente il picco si registra fra gennaio e febbraio, ma è probabile che quest’anno anticipi fra dicembre e gennaio”, l’analisi di Gianni Rezza ai microfoni di Radio anch’io. Il direttore generale della Prevenzione sanitaria presso il ministero della Salute ha evidenziato che questo scenario era prevedibile, considerando che per due anni il virus dell’influenza non ha circolato. Rezza ha ribadito l’importanza del vaccino per rafforzare il sistema immunitario: “Non facciamo pubblicità ai vaccini, ma dobbiamo cercare di difendere la popolazione e il modo migliore per farlo è prevenire le malattie”.



L’influenza preoccupa molto Matteo Bassetti. L’infettivologo ha spiegato che siamo tornati alla forza propulsiva del 2009, con numeri alti anticipati rispetto alla stagione: “Sicuramente oggi fa paura anche per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus paninfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti. Qualcuno dice rimettiamo le mascherine, io dico assolutamente no”. La curva influenzale continuerà a crescere, ha sottolineato Bassetti, a suo avviso l’influenza preoccupa più del Covid in questa fase: “Oggi l’incidenza è altissima tra i bambini piccoli, ma dove arriveranno gli adulti e poi i nonni. I primi perderanno qualche giorno di scuola ma i nonni finiranno in ospedale? Gli anziani in queste due settimane che ci separano dal Natale invece di correre a fare i regali correre a fare il vaccino antinfluenzale”.