E’ ufficialmente scattata nel nostro Paese la campagna vaccinale contro l’influenza. A partire da ieri, uno ottobre 2024, sono iniziate le somministrazioni del vaccino che permette di non prendere appunto il fastidioso malanno di stagione, o eventualmente farlo in una forma molto più lieve rispetto al normale decorso.



Stando a quanto riferisce l’Agi, una piccola tirata di orecchie alle regioni visto che il ministero della salute aveva diramato una circolare lo scorso mese di maggio in merito proprio alla campagna vaccinale contro l’influenza, consigliando vivamente di iniziare la vaccinazione tutte insieme, ma invece si stanno muovendo in ordine sparso. In ogni caso, vediamo il calendario, che è cominciato ieri con alcune delle regioni principali d’Italia in quanto ad estensione e popolazione, leggasi Lombardia, Lazio, Toscana e Campania: da qualche ora a questa parte, quindi, i cittadini lombardi, lasciali, toscani e campani possono già sottoporsi al vaccino contro l’influenza.



INFLUENZA, CAMPAGNA VACCINALE AL VIA: LE REGIONI DAL 7 OTTOBRE

Fra una settimana, lunedì prossimo 7 ottobre, toccherà invece alla regione Piemonte e alla Valle d’Aosta, oltre al Veneto, alla provincia autonomia di Trento e all’Umbria. Mercoledì della prossima settimana, nove ottobre, sarà invece la volta della Puglia, mentre i residenti in Abruzzo potranno sottoporsi al vaccino anti influenza dal 10 ottobre.

Il 14 ottobre toccherà quindi ad Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Sicilia, il giorno prima di Provincia autonomia di Bolzano, Marche, Sardegna e Calabria. Partirà il 16 ottobre la campagna in Liguria, mentre in Molise scatterà cinque giorni dopo, il 21. Infine, l’ultima regione ad unirsi al gruppo sarà la Basilicata, la cui data di avvio della campagna vaccinale non è ancora stata comunicata ma dovrebbe essere collocata nei primi giorni di novembre, quindi fra circa un mese.



INFLUENZA, CAMPAGNA VACCINALE AL VIA: CHI VERRÀ VACCINATO

Il vaccino anti influenza, come consigliato dai medici, è rivolto principalmente ai soggetti fragili, a cominciare dagli ospiti della Rsa, le residenze per anziani, nonché coloro che sono ricoverati in ospedale. Il perchè è facilmente intuibile: la diffusione del virus in un ambiente chiuso rischia di essere troppo rapida, con la conseguenza di infettare un gran numero di persone in breve tempo. Dopo di che toccherà a coloro che possono ricevere il vaccino gratuitamente, con una chiamata da parte dei medici di famiglia.

Stiamo parlando precisamente delle persone che hanno 60 anni o oltre, nonché quelle che soffrono di patologie croniche, i bambini dai 6 mesi ai 6 anni, quindi le donne che sono in dolce attesa, e infine, operatori sanitari e di polizia. Ovviamente il vaccino contro l’influenza è aperto a tutti, e basta chiedere al proprio medico che vi fisserà un appuntamento o eventualmente vi indirizzerà presso un centro vaccinale o in farmacia. Il siero contro l’influenza si somministra in una sola dose, ma per i bimbi al di sotto dei 9 anni che non sono mai stati vaccinati prima si raccomanda solitamente una doppia dose, una a distanza di circa un mese dall’altra.