Attenzione del mondo intero sugli Stati Uniti per il primo caso grave di influenza aviaria registrato nell’uomo. Fino ad oggi si erano verificati 61 casi oltre oceano di questo virus, tutti comunque con dei sintomi molto lievi e leggeri, nulla di preoccupante, ma le notizie che ci giungono nelle ultime ore sono di altro tenore. A riportarle è il sito ufficiale dei CDC, i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa, che ha segnalato un paziente in Louisiana, che al momento sarebbe ricoverato in ospedale in quanto avrebbe contratto il virus A(H5N1), appunto quello dell’influenza aviaria.



Secondo quanto emerso dalle prime analisi, il virus che ha infettato l’uomo fa parte del genotipo D1.1 che è stato individuato di recente negli Stati Uniti in altri uccelli e pollame, così come in alcune persone degli stati di Washington, British Columbia e in Canada. In ogni caso sono ancora in corsa tutte le analisi del caso per cercare di meglio comprendere il tipo di virus, che sembrerebbe essere comunque diverso dal genotipo B3.13, che è stato in precedenza individuato in alcune mucche da latte, nonché sempre nel pollame.



INFLUENZA AVIARIA, PAZIENTE HA TOCCATO UCCELLI MORTI

Secondo quanto ricostruito, il paziente sarebbe stato esposto a degli uccelli malati e/o morti che aveva nel cortile di casa, una situazione che bisogna evitare assolutamente in quanto è noto e risaputo quanto i volatili siano portatori di malattie di ogni tipo. I CDC fanno comunque sapere che un “caso sporadico di grave malattia” non è comunque inaspettato, visto che già in precedenza, in altri Paesi, erano stati segnalati casi simili, con alcune persone che sono addirittura decedute.

Va inoltre segnalato che fino ad oggi il virus dell’influenza aviaria non è mai stato trasmesso da persona a persona, di conseguenza in caso di contatti con una persona malata non si corre alcun rischio. “Questo caso non modifica la valutazione complessiva del CDC del rischio immediato per la salute pubblica derivante dall’influenza aviaria H5N1, che rimane basso”, aggiungono gli esperti.



INFLUENZA AVIARIA, LE RACCOMANDAZIONI DEI CDC

Le persone che lavorano a contatto con animali e pollami continuano ad essere le più esposte al virus H5N1, di conseguenza è sempre bene seguire le raccomandazioni dei sanitari, a cominciare dall‘evitare i contatti diretti con gli animali morti o malati, soprattutto il pollame e gli uccelli selvatici.

Nel caso in cui vi sia necessità di maneggiarli, è bene indossare i dispositivi di protezione individuale consigliati, una raccomandazione da tenere sempre in considerazione anche perchè ci potrebbero essere dei casi asintomatici, ovvero, uccelli malati ma che non danno alcun sintomo. Da segnalare infine che la California ha dichiarato lo stato di emergenza dopo il caso del paziente grave in Louisiana, temendo che il virus possa diffondersi con celerità: sono attesi aggiornamenti nel corso della giornata.