L’Europa si trova ad affrontare un “tridemico”, ossia un trittico di malattie che rischia di spingere i sistemi sanitari al limite. L’aumento dei casi di influenza è aggravato dal Covid-19 e da altre malattie respiratorie: Spagna e Italia sono i Paesi più colpiti e gli ospedali faticano a far fronte al grande afflusso di pazienti. Molte Regioni stanno reintroducendo l’obbligo delle mascherine dell’era del Coronavirus, necessario per limitare i contagi. L’aumento dei casi è stato segnalato anche in Germania, dove l’autorità sanitaria pubblica ha dichiarato che un’ondata influenzale è iniziata ufficialmente l’11 dicembre, e in Francia, dove 10 regioni su 18 sono ufficialmente in fase epidemica.



Nel Regno Unito si è registrato un leggero aumento dei casi di influenza e dei ricoveri ospedalieri, ma i funzionari avvertono che il picco deve ancora arrivare. A Madrid l’aumento dei casi di influenza è stato del 75% nell’ultima settimana del 2023, secondo i dati dell’Istituto sanitario Carlos III: alcune forme stanno evolvendo in gravi polmoniti. Quasi la metà di tutti i test influenzali in Spagna sono risultati positivi nell’ultima settimana di dicembre contro il 27% dei sette giorni precedenti. I casi di Covid-19 si sono stabilizzati con solo il 10% dei test positivi alla fine del 2023. I vari virus stanno portando a ricoveri e ospedalizzazioni soprattutto tra le persone di età superiore agli 80 anni.



Ospedali pieni e carenza di posti letto e personale: la tragica situazione in Italia e Spagna

Non solo influenza e Covid: i bambini sono colpiti dal virus respiratorio sinciziale, che può causare bronchiolite e ha portato a un forte aumento dei ricoveri ospedalieri nei piccoli di età inferiore a un anno. Intanto i Paesi cercano di correre ai ripari: in Spagna, ad esempio, tre regioni hanno reso obbligatorio l’uso della mascherina nelle strutture sanitarie. Mónica García, ministro della Sanità spagnolo, ha convocato una riunione dei capi sanitari regionali per discutere dell’estensione dell’obbligo a tutto il Paese. La CSIF, un sindacato spagnolo i cui membri includono operatori sanitari, ha avvertito che alcuni ospedali sono al punto di saturazione. In Italia invece, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa 2 milioni di persone hanno contratto influenza, Covid e RSV nelle ultime due settimane del 2023. Ospedali e pronto soccorso sono alle prese con una carenza di posti letto e di personale. Di conseguenza, gli interventi chirurgici non urgenti sono stati ritardati.



Roberto Cosentini, capo del pronto soccorso dell’ospedale di Bergamo, ha dichiarato al Financial Times che la combinazione di virus respiratori e vacanze di Natale ha prodotto una “tempesta perfetta”, con molti giovani e bambini che necessitano di cure ospedaliere. “L’influenza di quest’anno è stata piuttosto virulenta, soprattutto sul sistema respiratorio, anche sui giovani. Abbiamo dovuto ricoverare più persone del solito con complicazioni dovute all’influenza” ha spiegato. Intanto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha avvertito il mese scorso che le infezioni respiratorie sarebbero state più elevate del solito quest’inverno a causa dei livelli di immunità più bassi dopo che le misure anti-Covid degli ultimi anni avevano portato a una riduzione complessiva di tali casi.