Influenza stagionale, come è cambiata a partire dal 2020, cioè dall’inizio della pandemia globale da Covid-19? Il virus influenzale ha subito notevoli variazioni in questi anni e la più significativa riguarda la probabile scomparsa dalla circolazione di una delle peggiori varianti che erano state scoperte recentemente, particolarmente resistente ai vaccini di richiamo annuali. Lo Yamagata di tipo B, che aveva colpito inizialmente nel 2018, arrivando improvvisamente come dissero i ricercatori fu una “variante non prevista” e dunque non contenuta nei vaccini trivalenti.
Durante gli anni questo virus ha dovuto combattere una competizione con un’altra pericolosa variante influenzale di tipo A, successivamente però lo sviluppo dei vaccini ha permesso di far rientrare questi due ceppi imprevisti nel richiamo garantendo una protezione, anche se non totale, di copertura. Il quotidiano Telegraph ha pubblicato un articolo di approfondimento nel quale diversi virologi fanno il punto della situazione attuale. Tutti concordano con il fatto che la diffusione dell’influenza è cambiata, ma soprattutto che le mutazioni sono rallentate, per questo il virus non sarà più lo stesso.
Virus influenza è cambiato: “Variante Yamagata si è estinta”, ora prevale il tipo A
La progressiva scomparsa della variante Yamagata del virus dell’influenza resta un mistero da scoprire per gli scienziati. Ma molti virologi sono pronti ad affermare che presto si potrà dichiarare estinto il ceppo. Questo perchè dagli studi è stato evidenziato non solo che la diffusione stagionale non ha seguito la consueta migrazione che doveva attraversare dapprima l’emisfero nord per poi spostarsi a sud, ma soprattutto perchè dalle recenti analisi non ne viene rilevata più la presenza se non in piccoli residui, che però potrebbero essere derivati dalle vaccinazioni che ormai contengono tutti i principali ceppi di tipo A e B.
Da più di tre anni il virus Yamagata non viene più rilevato, e questo, secondo il professor Adam Lauring virologo dell’Università del Michigan potrebbe essere la conferma che sia definitivamente estinto, anche se “Ci vorrà tempo prima di tirare un sospiro di sollievo, ma le ricerche fino ad ora sono state infruttuose, segno che presto potremo dichiarare vittoria“. Ma tutto ciò, avvertono gli specialisti, non significa una minore pericolosità dell’influenza stagionale, semplicemente potrebbe spiegare che nella competizione tra i due ceppi A e B, il tipo B si evolve più lentamente e dunque sarà più semplice prevenire le varianti inserendole nei richiami. Mentre per il futuro saranno le varianti A che potranno cogliere di sorpresa la popolazione.influenza