Si avvicina la fine delle vacanze natalizie per milioni di bambini ed adolescenti, associata ad un possibile nuovo picco di influenza, specialmente tra gli under 5. Allo stato attuale, infatti, l’incidenza dei virus respiratori influenzali è di circa 48,7 malattia ogni 1.000 bambini sotto i 5 anni d’età (47,5 una settimana fa) con una diminuzione significativa (19,21 ogni 1.000) nella fascia tra i 5 e i 14 anni ed inferiore al 18 per adolescenti e adulti (gli over 65 sotto i 12 casi ogni 1.000).
Così, mentre l’influenza corre soprattutto tra i bambini, sono sempre di più gli esperti che suppongono che in queste prime giornate di scuola nel pieno dell’inverno si attraverserà un nuovo picco importante. Lo spiega, per esempio, Anna Teresa Palamara (direttrice del Dipartimento malattie infettive dell’ISS) al Corriere, sottolineando la quale la circolazione del virus sarà “favorita dalla riapertura della scuola“. Il Corriere, dunque, ha stilato assieme ad alcuni esperti un utile decalogo di comportamenti che i genitori, ma anche i docenti, dovrebbero adottare contro la circolazione dell’influenza.
I consigli degli esperti contro l’influenza
Il primo, forse ovvio, consiglio degli esperti contro l’influenza è quello di tenere a casa i bambini, specialmente se under 5, che presentano febbre, almeno fino a che le temperature non si abbassano e stabilizzano nuovamente. Differentemente, con sintomi lievi (naso che cola, mal di gola, tosse) il bambino può partecipare alle lezioni in classe, ma con l’accortezza di indossare la mascherina, specialmente a fronte della tosse e starnuti.
L’Influenza di per sé non dovrebbe essere un motivo per recarsi al pronto soccorso, anche in caso di febbre, ma lo diventa nel caso in cui quest’ultimo sintomo persiste per giorni a fronte di una terapia a base di ibuprofene. In caso, tuttavia, il consiglio è sempre quello di rivolgersi prima al proprio pediatra di fiducia o al medico di famiglia, per evitare l’intasamento dei pronto soccorso. A livello di farmaci, il consiglio contro l’influenza è quello di non assumerne, salvo indicazione del medico o sintomi come la febbre, preferendo alternative come i lavaggi nasali. Dal punto di vista dei docenti, invece, il consiglio principale è quello di arieggiare, almeno una volta all’ora, le aule scolastiche, luogo d’eccellenza per la circolazione di virus e batteri.