In un momento in cui l’emergenza coronavirus in Italia la fa da padrone, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è quella di rievocare una vecchia conoscenza come l’influenza suina. Eppure il campanello d’allarme che arriva dalla Sicilia non deve essere sottovalutato. Sono 10, infatti, i casi di H1N1 (questa la sigla scientifica della suina), riscontrati tra Agrigento e Canicattì. Lo ha confermato il direttore sanitario dell’Asp di Agrigento, Gaetano Mancuso, che ha dichiarato: “Abbiamo registrato, riscontrandoli con l’esame dei tamponi, una decina di casi, fra Agrigento e Canicattì, di H1N1. In base alle condizioni cliniche dei pazienti, siano affetti da H1N1 come i casi di Agrigento e di Canicattì, o da altre patologie, Coronavirus compreso, se stanno male devono essere portati a Malattie infettive”.
INFLUENZA SUINA IN SICILIA: 10 CASI TRA AGRIGENTO E CANICATTI’
Coronavirus, influenza suina, ma non solo: come riportato da Agrigento Today, infatti, a Licata e nelle ultime ore a Canicattì si sono registrati anche casi di meningite. Finita qui? Macché. Sempre nell’Agrigentino sono stati riscontrati casi di polmonite da Klebsiella. Una situazione impegnativa per il sistema sanitario siculo, che ha portato per questo motivo alla decisione di trasferire i soggetti affetti da polmonite da Klebsiella nel reparto di Malattie infettive o dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta o delle strutture sanitarie di Palermo. Questo poiché né Agrigento, né gli ospedali della provincia dispongono del reparto di Malattie Infettive. Notizia non propriamente incoraggiante ipotizzando il rischio di un’estensione dell’epidemia da coronavirus alla Sicilia, dove ad oggi sono stati riscontrate 35 positività.