L’influenza suina potrebbe essere stata la causa della morte di Maria Elia, la diciassettenne di Perugia che si è spenta dopo essere stata ricoverata in ospedale per febbre, mal di gola e nausea. Il test ha confermato la positività al virus A/H1N1 ed è dunque nuovamente scattato l’allarme.
Il virus che provoca la malattia in questione è sorto in Messico per la prima volta come una combinazione di virus provenienti da maiali, uccelli ed esseri umani. Esso è stato responsabile nel 2009 di una breve epidemia, ma tuttora continua a circolare in tutto il mondo e questo ne è l’ennesimo caso che lo dimostra. La trasmissione d’altronde è molto semplice, dato che può avvenire in via diretta (entrando a contatto con le goccioline di saliva di una persona infetta) oppure in via indiretta (entrando a contatto tramite superfici con secrezioni infette). È esclusa dal Ministero della Salute, invece, la possibilità di contagiarsi tramite i cibi animali, per cui si può tranquillamente continuare a mangiare carne, meglio se ben cotta.
Influenza suina, sintomi: febbre, tosse e mal di gola. È nuovo allarme?
L’aspetto che rende difficile una diagnosi istantanea dell’influenza suina, soprattutto in questo momento caratterizzato dalla pandemia di Covid-19, è quello relativo al fatto che i sintomi sono quelli di un qualsiasi altro virus influenzale: febbre, tosse, mal di gola e affaticamento. In alcuni casi, tuttavia, essi possono trasformarsi in complicanze gravi. Le persone più a rischio sono anziani e soggetti fragili con patologie pregresse, ma ciò può verificarsi anche tra i giovani.
Le cure normalmente sono quelle che vengono comunemente utilizzate per le influenze stagionali, ma nel caso in cui il quadro clinico non migliori allora può essere necessaria l’ospedalizzazione. Anche i vaccini attualmente a disposizione per i virus stagionali di solito sono efficaci contro questa tipologia di virus.