La stagione dell’influenza è iniziata e dai primi di ottobre, dunque in circa due mesi, ci sono già stati più di un milione di casi. Ad essere colpiti sono maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni di età, ma non sono gli unici. Il virus, infatti, ha messo ko anche tanti adulti che in questi giorni sono a letto con sintomi classici dei malanni stagionali. Febbre, mal di gola, naso chiuso o ancora dolori muscolari o articolari: questi, come ogni anno, i segnali di un’influenza in corso. Nelle ultime settimane anche il numero di casi Covid ha cominciato a salire, nonostante non parliamo di un virus stagionale: senza dubbio, però, l’arrivo delle basse temperature ha un impatto sull’aumento dei contagi. Una situazione che dunque fa il paio con quella dell’influenza in corso, spiega OsservatorioInfluenza.



“Per il momento si tratta più che altro di virus simil influenzali, magari meno pesanti negli effetti rispetto all’influenza vera e propria che non è entrata ancora nell’effettiva fase epidemica ma che potrebbe diventare prevalente già fra un paio di settimane quando le temperature si abbasseranno ulteriormente, fino a raggiungere il picco probabilmente a cavallo del Natale, come succedeva in epoca pre-pandemica, quando spostamenti e maggior permanenza in ambienti chiusi faciliteranno la circolazione virale” ha spiegato il prof Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, Direttore della scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva dell’Università degli studi di Milano e Direttore sanitario d’azienda dell’IRCCS ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano.



Pregliasco: “La vaccinazione Covid è fortemente raccomandata”

Come abbiamo detto, in queste settimane anche il numero di casi di Covid ha ricominciato a salire e molto probabilmente tenderà a crescere fino al picco che potrebbe arrivare a dicembre-gennaio. Il virus è diventato meno aggressivo rispetto al passato ma per i soggetti più fragili resta fortemente consigliata la vaccinazione. Pregliasco ha proseguito: “Il consiglio è dunque, in primis, quello di intensificare e accelerare con le vaccinazioni sia antinfluenzali che anti-covid, che possono essere somministrate nella stessa seduta, in modo da non farsi trovare impreparati e riuscire ad aumentare i tassi di copertura. La vaccinazione è fortemente raccomandata per anziani e fragili, ma è indicata anche per i bambini e altre categorie di popolazione in quanto più persone fanno il vaccino e meno il virus circola”.



Il professore ha sottolineato anche come non bisognerebbe dimenticare le regole di buon senso “che abbiamo imparato durante il Covid e che tornato sempre utili come lavarsi spesso le mani, usare la mascherina FFp2 quando ci si trova ad esempio sui mezzi pubblici o comunque in posti affollati, sternutire nella piega del gomito, evitare di stare a contatto con persone che hanno i sintomi influenzali e se si è malati non uscire per evitare di contagiare altre persone”. Per quanto riguarda infine le polmoniti in Cina, Pregliasco ha sottolineato: “In Italia la situazione è ancora sotto controllo ma questi messaggi ci devono far ricordare che bisogna sempre mantenere alta la soglia di attenzione su queste problematiche, mentre le istituzioni, dal lato loro, devono rimanere sul pezzo dal punto di vista della sorveglianza epidemiologica”.