L’informativa di Mario Draghi alla Camera dei Deputati si è appena conclusa. Il presidente del Consiglio ha evidenziato che l’aggressione all’Ucraina è stata anticipata da un’attacco cyber capillare. Il ministero dell’Interno ucraino “registra vittime civili e le immagini che arrivano ci riportano ai giorni più bui della storia europea. Le operazioni rischiano di prolungarsi fino alla distruzione del sistema difensivo ucraino. Il governo russo ha avanzato proposta di trattative dirette con Ucraina. L’obiettivo resta demilitarizzare o, come è stato detto, denazificare l’Ucraina”. L’Italia, dal canto suo, condanna l’invasione e la giudica inaccettabile: “L’agenda della Russia è complessa e a lungo premeditata. Ho l’impressione di essere solo allo stadio iniziale di un profondo cambiamento nelle relazioni internazionali che ci hanno accompagnato nei 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, stiamo pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell’UE un’evacuazione in condizioni di sicurezza. L’economia dell’Ucraina è stata già distrutta. Stiamo definendo un pacchetto da 110 milioni per aiuti all’Ucraina a scopi umanitari e a scopi di stabilizzazione macrofinanziaria”.



Dopo avere precisato che la Bielorussia è partner della Russia per quanto concerne l’invasione ai danni dell’Ucraina, Draghi ha concluso specificando che “sulle sanzioni siamo allineati con gli alleati, a partire da Francia e Germania. Imporremmo sanzioni mirate nei confronti di individui ed entità, come gli oltre 300 membri della Duma che hanno proposto il riconoscimento dei territori separatisti e che hanno votato a favore. L’UE sta definendo inoltre sanzioni sul settore dell’energia, mirate a impedire il trasferimento di tecnologie avanzate, oltre che misure sul settore dei trasporti, come il divieto di esportazione esteso a tutti i beni, le tecnologie, i servizi destinati al settore aereo”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



INFORMATIVA DRAGHI SULLA GUERRA IN UCRAINA

Come preannunciato ieri al termine del Consiglio dei Ministri, oggi il Presidente del Consiglio Mario Draghi interverrà con una dettagliata informativa sulla guerra tra Russia e Ucraina nei due rami del Parlamento: il Premier alle 10.30 sarà alla Camera dei Deputati, alle 12.30 al Senato della Repubblica.

Per entrambi i discorsi del Presidente sarà possibile seguire la diretta video streaming dai canali YouTube di Palazzo Chigi, Camera e Senato disponibili qui a fondo pagina. L’informativa prenderà spunto dalle brevi dichiarazioni rilasciate ieri a caldo dopo l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, con una ferma condanna dell’Italia come partner Nato e G7 contro il Cremlino: «L’Ucraina è un Paese europeo, una nazione amica. È una democrazia colpita nella propria legittima sovranità», ha spiegato il Presidente del Consiglio, «Ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e soprattutto utile. Ma l’esperienza di questi giorni mostra che le azioni del governo russo rendono questo dialogo nei fatti impossibile».



LA CONDANNA DELL’ITALIA ALLA RUSSIA DI PUTIN

La ferma condanna dell’Italia contro la Russia è giunta dalle parole di Draghi, dalle prime sanzioni varate dal Consiglio Europeo in tandem con la Commissione Europea e dall’accusa fatta in sede G7 della guerra di “espansione” che Putin sta muovendo contro l’Ucraina: «Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso la Russia, come è purtroppo accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai nostri partner su questa posizione», ha spiegato ancora ieri il Premier Mario Draghi anticipando l’informativa in Camera e Senato per la giornata di oggi. Il Governo ha incassato anche la piena collaborazione e appoggio sul fronte Ucraina dalle opposizioni, in primis Fratelli d’Italia: «Presidente sto partendo per gli USA e non ci sarò domani all’informativa che, come sai, avevamo sollecitato già prima della degenerazione. Credo sia comunque un segnale importante per i nostri rapporti atlantici non annullare la mia presenza al CPAC. In un momento drammatico come questo, da forza di opposizione patriottica, ci tengo ad esprimerti la massima collaborazione mia e di Fratelli d’Italia per ogni passo che si intenderà prendere al fianco dei nostri alleati, a difesa del diritto internazionale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina», è l’sms inviato da Giorgia Meloni al Premier Draghi nella serata di ieri. Pieno sostegno e appoggio alle decisioni che prenderà il Governo anche dalla Lega di Matteo Salvini, intervenuto stamane a “Radio anch’io” su Radio 1: «io deluso dalla Russia e da Putin? Più che altro sono deluso dall’essere umano che nel 2022 cerca di risolvere con la guerra problemi economici, energetici e politici, questo vale per chiunque. Quando c’è qualcuno che attacca e qualcuno che viene attaccato, è chiaro – assicura il leader del Carroccio – che bisogna schierarsi subito a fianco di chi è attaccato». Il medesimo concetto è stato ribadito ieri dal Consiglio Supremo di Difesa convocato al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza di molti ministri e dello stesso Premier Draghi: «Perché l’Europa non precipiti improvvisamente in un vortice di guerre, è necessario agire con forza e lungimiranza per ristabilire il primato del diritto internazionale e la salvaguardia dei principi e dei valori che hanno garantito pace e stabilità al nostro continente […] Nell’affrontare la crisi in atto, l’Italia manterrà uno stretto raccordo con i propri partner in tutti i principali consessi internazionali. Insieme con i paesi membri dell’UE e gli alleati della NATO è indispensabile rispondere con unità, tempestività e determinazione. L’imposizione alla Federazione Russa di misure severe vede l’Italia agire convintamente nel quadro del coordinamento in seno all’Unione Europea».

DIRETTA STREAMING INFORMATIVA DRAGHI: CAMERA (10.30) E SENATO (12.30)