INFORTUNIO JANNIK SINNER: COS’HA IL CAMPIONE DI TENNIS

Come sappiamo, in questi giorni Jannik Sinner non sta giocando gli Internazionali d’Italia: avrebbe dovuto farlo e sarebbe stato anche il giocatore di punta, non solo per il nostro Paese ma proprio per tutto il torneo. Invece, l’altoatesino non è presente al Foro Italico: a questo punto bisogna parlare dell’infortunio di Jannik Sinner, e capire perché non è presente al Masters 1000 di Roma che avrebbe potuto incoronarlo campione in casa nostra. Sinner ha accusato un problema all’anca: il fastidio si è manifestato nel corso del Madrid Open, un altro 1000 che il numero 2 Atp aveva affrontato senza troppe pretese, parlandone come di una tappa di riscaldamento nella quale giocare due o tre match per arrivare al top della condizione agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros, i due grandi appuntamenti sulla terra.



In ogni caso Sinner era arrivato ai quarti, ma già nella vittoria contro Karen Khachanov, in rimonta dopo aver perso il primo set, aveva accusato un problema all’anca; così nel giorno di riposo, quando non si è presentato all’allenamento, si è immediatamente capito che l’azzurro avrebbe dato forfait, come spesso accade quando ci sono degli infortuni a ridosso di tornei considerati più importanti. La notizia del ritiro da Madrid, alla vigilia del quarto di finale contro Félix Auger-Aliassime, non ha sorpreso davvero nessuno; ecco, il problema che quello che appariva un semplice fastidio si è tramutato in infortunio.



LE TAPPE DEL RECUPERO DALL’INFORTUNIO

Sinner qualche giorno dopo ha dovuto dare forfait anche da Roma, con un messaggio nel quale ha fatto sapere che la risonanza effettuata all’anca ha mostrato che c’è qualcosa che non va: ecco allora che chi pensava che il suo ritiro da Madrid fosse solo precauzionale si è dovuto ricredere, e adesso c’è anche un po’ di apprensione perchè Jannik si è dovuto fermare proprio nel momento in cui avrebbe potuto volare al numero 1 del ranking Atp e vincere altri tornei importanti, dopo gli Australian Open e Miami.

Ora Sinner si curerà al J Medical, “casa” della Juventus, nel tentativo di rimettersi in sesto per il Roland Garros; ci era passato anche Matteo Berrettini e al fianco dell’altoatesino lavorerà Giacomo Naldi, fisioterapista che lo seguirà fin da Montecarlo e che già due anni fa si era rivolto a Sinner per sistemargli una caviglia malandata. Sarà una corsa contro il tempo, l’importante per Sinner sarà non bruciare le tappe perché forzare un rientro in campo potrebbe addirittura essere peggio, e di esempi nel mondo del tennis, e dello sport in generale, ce ne sono fin troppi.