Infortunio choc per la stella della nazionale brasiliana, in forza all’Al Hilal, Neymar: si è rotto il crociato. L’ex calciatore del Paris Saint Germain e del Barcellona era in campo con la Selecao nella sfida contro l’Uurugay quando, dopo un contrasto di gioco, è caduto a terra mettendosi le mani al volto, disperato. Il giocatore ha chiesto il cambio e subito si è capito che il problema fosse serio, timori che sono stati purtroppo confermati poche ore dopo quando è stato comunicato che Neymar avesse rotto il legamento crociato anteriore e del menisco del ginocchio sinistro. La diagnosi è stata diffusa dallo stesso giocatore attraverso il proprio sito web ufficiale in cui si legge che: “Neymar verrà sottoposto, in data da destinarsi, ad un intervento chirurgico per correggere gli infortuni. La Nazionale brasiliana e i reparti medici dell’Al-Hilal sono in costante contatto, allineati per quanto riguarda il recupero dell’atleta”. In seguito anche il club arabo ha comunicato l’infortunio del giocatore, di conseguenza per lo stesso si prospetta un lungo stop, solitamente 6 mesi di riposo totale più altri 3 come minimo per riprendere l’attività fisica.



INFORTUNIO NEYMAR CON IL BRASILE: CONTINUI STOP DAL 2018

Casemiro, centrocampista del Manchester United e compagno di Neymar nella nazionale brasiliana, dopo la gara contro l’Uruguay (vinta dai verdeoro due a zero), aveva commentato: “Sta incappando in infortuni, infortuni e infortuni. E quando sta riprendendo il ritmo ne arriva un altro”. Ed in effetti il calvario di Neymar, come ricorda il Corriere dello Sport, è iniziato addirittura cinque anni fa, nel 2018, quando il calciatore si ruppe il metatarso del piede destro con 100 giorni di stop.



Poi altri 88 per una recidiva dello stesso infortunio, quindi altri 90 fermo ai box per la rottura della caviglia destra a gennaio del 2019. Due lesioni anche nella stagione 2019-2020, una di natura traumatica e l’altra muscolare, per un totale di 45 giorni lontano dal rettangolo di gioco. Poi un totale di altre 9 infortuni nelle successive tre stagioni e un problema anche nel campionato 2023-2024 con la nuova maglia dell’Al-Hilal.

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