Il film Infranto (titolo originale: Breaking) racconta una storia vera che fa emergere il bisogno di essere ascoltato in una società che spesso non lo mette in conto perché afferma regole e procedure. La pellicola ha come regista Abi Damaris Corbis, che fa anche da sceneggiatrice con Kwame Kwei-Armah e Aaron Gell.

Infranto è la storia di Brian Brown-Easley (John Boyega), ex marine, che si vede negato il denaro che gli è necessario per vivere dal Dipartimento per gli Affari dei Veterani. Brian è separato dall’ex moglie Cassandra (Olivia Washington) e ha una figlia Kiah (London Covington) a cui vuole molto bene, si trova però in una situazione di grande difficoltà e non viene ascoltato dall’impiegata del Dipartimento. Dopo aver svolto il suo servizio come marine Brian si trova abbandonato dallo Stato che aveva servito, allora per essere ascoltato compie un atto estremo, entra in una banca e dice di avere una bomba nello zaino che avrebbe fatto esplodere se non avessero fatto quello che avrebbe chiesto lui.



Con lui nella banca rimangono due impiegate, Estel Valerie (Nicole Beharie) e Rosa Diaz (Selenis Leyva) che entrano in rapporto con l’uomo e dopo tanta paura riescono a capire il suo dramma. A fare da negoziatore sarà Eli Bernard (Michael K. Williams), che anche lui ha un passato da militare e sa cosa significhi un dramma come quello che sta vivendo Brian. I colloqui tra Brian e Bernard sono di grande intensità e commozione, e da questi si coglie come Eli (nella realtà il sergente Andre Bates) stia facendo di tutto per salvare l’ex marine di cui sa considerare il valore. “Tu sei di più degli 892 dollari che il Dipartimento ti deve” dice in una battuta Bernard a Brian.



“Il sentirsi inascoltati – ha detto la regista del film – è un sentore che hanno non solo i veterani, ma anche tutti coloro che si sentono intrappolati in un sistema che non pensa al loro benessere, economico, fisico o mentale che sia”.

Aver voluto raccontare la drammatica storia di Brian è un atto d’accusa per una società in cui esseri umani non ascoltano altri essere umani, nello stesso tempo è un grido affinché in qualsiasi ambiente, in qualsiasi situazione incominciamo ad ascoltarci gli uni gli altri. Questo è umano, che di fronte a un altro io non metta me stesso, i miei pensieri o i miei pregiudizi, ma mi fermi un attimo e gli chieda “ripetimi, cosa hai da dirmi?” e mi metta ad ascoltarlo. Di questo abbiamo poi bisogno tutti, di qualcuno che ci ascolti, Brian aveva bisogno solo di questo, di essere ascoltato!



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