La nazionale di calcio dell’Inghilterra dovrà disputare due partite a porte chiuse, di cui una con sospensiva. E’ questo quanto stabilito dall’Uefa a seguito degli incidenti che si sono verificati lo scorso mese di giugno, fuori dallo stadio Wembley di Londra, in occasione della finale del campionato europeo di calcio fra la selezione inglese e l’Italia. Una vera e propria stangata per la squadra dei Tre Leoni, una decisione, quella della federazione europea, motivata citando “la mancanza di ordine e disciplina dentro e attorno allo stadio in occasione della partita”.



Di conseguenza, il prossimo 12 novembre la squadra vicecampione d’Europa dovrà sfidare a Wembley la nazionale dell’Albania senza pubblico, con l’aggiunta di un altro match senza spettatori, ma con la condizionale per i prossimi due anni, ovvero, sanzione che scatterà solo in caso di nuovi disordini. In occasione di quello storico match che ha riportato l’Italia sul tetto del Vecchio Continente, si registrarono numerosi momenti di tensione fuori dallo stadio, con alcuni inglesi che avevano lanciato della lattine, ma anche fumogeni e coni segnaletici nei confronti dei supporters azzurri, scandendo anche cori minacciosi contro gli stessi.



STANGATA PER L’INGHILTERRA, LA F.A.: “SIAMO DELUSI MA CE LO ASPETTAVAMO”

Le forze dell’ordine erano intervenute per riportare la situazione alla normalità ma diversi tifosi inglesi erano riusciti a superare il cordone di sicurezza, entrando allo stadio senza biglietti. “Anche se siamo delusi, ce lo aspettavamo – ha commentato la Federcalcio inglese – condanniamo il terribile atteggiamento avuto dagli individui che hanno causato le vergognose scene viste attorno a Wembley quella sera, e ci dispiace tantissimo che alcuni spettatori non siano riusciti a entrare allo stadio proprio a causa di quei disordini”.



“Siamo determinati – prosegue la F.A. – a fare tutto ciò che serve affinché episodi simili non si ripetano in futuro e per questo abbiamo avviato un’indagine autonoma a capo di cui c’è la Baronessa Casey. Allo stesso tempo continueremo a lavorare con le autorità per supportarle in qualsiasi azione prendano nei confronti dei responsabili”.