Un nuovo trattamento farmacologico potrebbe aiutare nella cura contro il cancro e farlo in maniera più rapida. Alcuni pazienti affetti da tumore sono stati sottoposti ad una nuova terapia del Servizio Sanitario Nazionale che dura solamente sette minuti e non più quasi un’ora. Grazie all’approvazione dell’Agenzia regolatrice dei farmaci e dei prodotti sanitari (MHRA), il sistema sanitario nazionale inglese sarà il primo nel mondo a proporre l’iniezione che dura solamente sette minuti. Attualmente, i pazienti ricevono in ospedale l’immunoterapia Atezolizumabdirettamente nelle loro vene mediante una trasfusione.



Sono necessari circa 30 minuti per somministrare Atezolizumab per via endovenosa, ma per alcuni pazienti questo può durare fino a un’ora nel caso in cui sia difficile accedere ad una vena. Nel giro di poche settimane, però, centinaia di pazienti hanno ricevuto il trattamento che dura solamente pochi minuti. Atezolizumab è un farmaco di immunoterapia che consente al sistema immunologico del paziente di cercare e distruggere le cellule cancerose. Viene offerto ai pazienti del Servizio Sanitario Nazionale che soffrono di una varietà di tumori.



“Meno tempo in ospedale”

Il direttore del centro del cancro dell’NHS, il professor Peter Johnson, ha detto: “L’introduzione mondiale di questo trattamento significherà che centinaia di pazienti potranno trascorrere meno tempo in ospedale e liberare tempo prezioso nelle unità di chemioterapia del NHS. “Mantenere la migliore qualità di vita possibile per i pazienti affetti da cancro è vitale, perché l’introduzione di iniezioni sottocutanee più rapide segnerà una differenza importante” ha spiegato ancora.

Il Dr. Alexander Martin, consulente oncologo del West Suffolk NHS Foundation Trust, ha detto: “Questa è una grande notizia tanto per i pazienti quanto per i medici. Diamo la gioia a qualsiasi nuova iniziativa che offre ai pazienti un trattamento più rapido e un’attenzione più comoda. Ben presto il nuovo farmaco per l’iniezione potrebbe essere messo in commercio, come spiega il NHS England: l’obiettivo dei medici, infatti, è quello di ridurre le tempistiche dei trattamenti per permettere ai pazienti di passare meno tempo in ospedale.