Le crisi e i cambiamenti di scenario sono sfide complicate per le PMI, che si ritrovano a dover ripensare i propri modelli di business e l’operatività per diventare più resilienti, sostenibili e incentrate sull’uomo. Ma possono contare sul Progetto BRIDGESMEs (“Boosting Resilience In five industrial ecosystems through adoption and Deployment of advanced technoloGiEs among SMEs“), uno dei quattro progetti europei ammessi dopo la call “Boosting generation and diffusion of advanced technologies in SMEs based on a supply chain model“, grazie al punteggio di 14,50/15 ottenuto in fase di valutazione.
Questo progetto, che coinvolge cinque ecosistemi industriali (mobilità, trasporti e automotive; aerospazio e difesa; elettronica; industrie culturali e creative; turismo), metterà a disposizione delle PMI standard d’intervento in linea con il nuovo paradigma europeo dell’Industria 5.0 su cui l’Italia sta per lanciare un grande programma di supporto per agevolare la “transizione 5.0” del sistema produttivo, prevedendo investimenti per oltre 4 miliardi di euro. A coordinare il Progetto BRIDGESMEs è Iniziativa, società specializzata nell’affiancamento con servizi di advisory ad imprese e amministrazioni pubbliche per creare i presupposti per massimizzare le opportunità di sviluppo, in primis attraverso innovazione e finanza.
PROGETTO BRIDGESMES COORDINATO DA INIZIATIVA
Il Progetto BRIDGESMEs renderà più facile la collaborazione tra le PMI “tradizionali” e le PMI/startup tecnologiche, accelerando l’adozione di soluzioni innovative e avanzate e migliorando la cooperazione dei cluster per supportare le PMI tramite le catene del valore. L’obiettivo finale «è consolidare le imprese, ponendole nelle condizioni di mantenere e rigenerare, grazie all’innovazione, il loro vantaggio competitivo sostenibile a lungo termine, anche a fronte di cambiamenti di scenario come quelli registratisi negli ultimi anni, dalla pandemia all’invasione russa in Ucraina», spiegano Ivo Allegro, AD di Iniziativa, e Aliona Lupu, responsabile dell’area EU Funding & Tenders e partner della società.
«Per noi di Iniziativa è un grande risultato in quanto segna un’ulteriore crescita della società sui programmi europei dove per la prima volta siamo coordinatori ma, soprattutto, è un’occasione per rafforzare ulteriormente le competenze e l’expertise del nostro team sul tema emergente della “transizione 5.0” dove la società ha ormai consolidato un know how di eccellenza su scala europea, come riconosciuto anche dalla valutazione di questo progetto».
La capacità di Iniziativa di «erogare servizi avanzati e di alto standing sui temi dell’innovazione e come leva per lo sviluppo sostenibile delle imprese è ormai un elemento forte della nostra competitività e ci pone in prima linea sul nuovo paradigma del 5.0». La società, inoltre, «sta già sperimentando sul campo standard e modelli per erogare una consulenza di qualità e ad alto valore aggiunto per catalizzare il potenziale di queste agevolazioni per i nostri clienti».
COSA OFFRE IL PROGETTO BRIDGESMES ALLE PMI
Al Progetto BRIDGESMEs sono stati assegnati 2,5 milioni di euro per attività progettuali da portare a termine in 36 mesi. In campo c’è un consorzio che, oltre a Iniziativa, è costituito da tre università e centri di ricerca e cinque associazioni cluster di ecosistemi industriali rilevanti. Sono, quindi, nove i partner, provenienti da sei nazioni europee: Iniziativa Cube (Italia); Technical Univerni Whatsity of Ostrava (Repubblica Ceca); Asociación de Investigación Metalúrgica del Noroeste (Spagna); Aerospace Valley (Francia); Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (Italia); Athena Research and Innovation Center in Information Communication & Knowledge Technologies (Grecia); Silicon Alps Cluster (Austria); Fundación Cluster de Empresas de Automoción de Galicia (Spagna); Associazione Nazionale della Filiera dell’Industria Automobilistica (Italia).
«Il progetto, che consentirà di sperimentare sul campo i modelli di approccio e introduzione alla “transizione 5.0”, offrirà alle PMI accesso a tecnologie avanzate (dall’intelligenza artificiale alla robotica, dalla stampa 3D al cloud computing), formazione e assistenza tecnica, nonché opportunità di collaborazione con altre imprese e organizzazioni su scala europea», aggiungono Giovanni Arnaboldi e Jenia Dubrivna, operating coordinators per Iniziativa. Per quanto riguarda le modalità di intervento, «è previsto l’utilizzo di un modello di valutazione ad hoc per migliorare la capacità di introdurre innovazioni sostenibili e la resilienza delle catene del valore, un tema estremamente importante nell’attuale scenario geopolitico».