Poco prima dell’inizio della finale degli Europei 2020 tra Italia e Inghilterra all’interno dello stadio di Wembley sono stati suonati e intonati gli inni nazionali delle due rappresentative, partendo da “Fratelli d’Italia”. Sin dal primo momento, dagli spalti si sono levati sonori fischi che hanno completamente coperto la melodia nostrana e reso difficoltoso persino per i nostri undici titolari udire le note dell’inno per poterlo intonare a squarciagola e provare così a esorcizzare la tensione che ha accompagnato queste ore prima del match.



Un gesto decisamente poco sportivo da parte dei sostenitori della Nazionale dei Tre Leoni, nei confronti dei quali i supporters degli uomini del ct Roberto Mancini si sono comportati grande signorilità, non rispondendo alle bordate di fischi ricevuti pochi istanti prima. “God save the Queen” è stata così apprezzata anche dal pubblico italiano che sta seguendo il match in televisione. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



INNI NAZIONALI ITALIA INGHILTERRA: LE DUE STORIE

Gli inni nazionali di Italia Inghilterra infiammeranno la notte di Wembley: la finale degli Europei 2020 prende il via alle ore 21:00, e allora sarà l’occasione per ascoltare nuovamente il nostro inno e di nuovo in questo stadio. Lo potranno cantare anche gli spettatori: sappiamo bene infatti che gli Europei 2020 si sono giocati con la presenza di pubblico, in particolare a Wembley sono attesi almeno 60 mila spettatori e questo è un dato che non ci è troppo favorevole, visto che siamo sul suolo inglese. Tuttavia la presenza di italiani in Inghilterra è folta: la grande speranza allora è che gli inni di Inghilterra Italia siano una bella occasione anche per sentire la folla cantare l’Inno di Mameli.



Così conosciuto, ma l’inno italiano è in realtà il Canto degli Italiani: qualcuno lo chiama Fratelli d’Italia dalle prime parole del testo, che fu composto da Goffredo Mameli ai tempi del Risorgimento: ci avvicinavamo all’Unità del Paese, Mameli scrisse le parole sulla musica di Michele Novaro ma si dovette aspettare 99 anni prima che l’inno d’Italia, comunque già molto popolare nei suoi primi trascorsi, si insediasse ufficialmente come canzone del nostro Paese. Il processo fu dovuto ovviamente al referendum che instaurò la Repubblica: fino a quel momento infatti l’inno nazionale italiano era la Marcia Reale, che dopo l’Unità d’Italia era stato scelto in quanto canto ufficiale di Casa Savoia. Sono 6 le strofe che compongono il testo dell’Inno di Mameli, anche se ovviamente in occasioni come la finale degli Europei 2020 se ne canta una.

INNI NAZIONALI ITALIA INGHILTERRA: IL GOD SAVE THE QUEEN

Durante gli inni di Italia Inghilterra ascolteremo anche, probabilmente con un’atmosfera da brivido, il God Save the Queen: ufficialmente rappresenta l’inno del Regno Unito – e dunque anche di Scozia, Galles e Irlanda del Nord, che pure ne utilizzano altri (e qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte) – e di alcune nazioni del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda) che riconoscono la Regina come capo di Stato. Dunque, un canto particolarmente in voga e, bisogna dirlo, anche tra i più belli in circolazione: fui composto, almeno questa è la credenza che va per la maggiore, da Thomas Arne e nel 1962 è stato arrangiato da Benjamin Britten, un pianista e direttore d’orchestra. Il testo è presumibilmente di John Bull: scritto nella prima metà del XVIII secolo, era in vigore già nel 1744 e dunque è anche l’inno più antico al mondo. particolarmente epico e trionfale nei toni musicali, è stato utilizzato per lunghissimi anni nelle colonie dell’impero britannico; il testo, si capisce già dal titolo, è un inno alla Regina del Regno Unito e questa sera, prima della finale degli Europei 2020 Italia Inghilterra, lo sentiremo scandito dagli spalti di Wembley. Avvertenza: non dovremo farci intimorire, ma sappiamo già che sarà così…