La cronaca di una giornata imbarazzante: quella che trovate qui sotto è esattamente questo, e non ci sono giudizi di merito ma una mera constatazione rispetto a quanto avvenuto sul portale www.inps.it tra ritardi, traffico enorme, presunti attacchi hacker, accessi scaglionati e domande rigettate dopo metà percorso. Se ne sono viste di ogni, con il bonus 600 euro per Partite Iva, Autonomi e co.co.co. che messo letteralmente in crisi l’enorme macchina burocratica di Inps online: sono 339mila le domande ricevute per l’indennità dei lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere la loro attività a causa dell’emergenza coronavirus, o almeno così ha riportato la nota del presidente Pasquale Tridico. In serata il Sole 24 ore commenta icastico «il sito dell’Inps è di nuovo accessibile, ma nessuna delle sezioni per presentare le domande indennità e sostegni funziona». Intervistato nel pomeriggio da Rai News24 Tridico ha tentato di spiegare il motivo di una giornata così nera per l’intera sezione Inps: «Negli ultimi giorni il sito ha ricevuto attacchi hacker che sono continuati anche stamattina, e che abbiamo segnalato alle autorità. Il sito verrà riaperto con modalità diverse: dalle 9 alle 16 potranno accedere consulenti e intermediari e dopo le 16 gli utenti».



Il n.1 Inps ha poi cercato di rassicurare tutti coloro che non sono riusciti a presentare la domanda oggi: «Non c’è una deadline. Questi fondi continueranno ad essere rimpinguati per tutta la durata della crisi. Non c’è nessuno rischio che chi ha diritto a questo bonus perda il diritto per nessun motivo. E’ un diritto acquisito. Non c’è un chi prima arriva meglio alloggia. Non c’è un ordine cronologico. C’è un diritto acquisto in base ad un solo criterio per quanto riguarda gli autonomi in particolare. Essere stato un lavoratore autonomo fino al 23 di febbraio. Questa è l’unica condizione che come Inps registriamo». Resta da capire allora perché fino a ieri sera proprio la regola cronologica appariva in bella mostra sul sito dell’Inps e non su presunte bufale o attacchi hacker. Da ultimo segnaliamo la novità sui pagamenti «Al 15 di aprile noi pagheremo. Contiamo di avere pagato al 15 aprile una mole importante di persone e continueremo comunque per tutto mese di aprile», conclude Tridico.



SITO RIAPRE DALLE ORE 16 PER I CITTADINI

Un bug del sistema ha violato la privacy di migliaia di lavoratori autonomi che da ore stavano tentando (con scarsi risultati) di presentare la domanda per il bonus Partite Iva 600 euro: questo ha spiegato il Presidente dell’Inps, ammettendo di aver dovuto chiudere momentaneamente il portale Inps Online per limare i problemi interni e soprattutto per distinguere un accesso “contingentato” per le varie categorie. Tridico ha spiegato poco fa «ciò che in questi giorni non ho potuto dire per ragioni di sicurezza: cioè che abbiamo ricevuto nei giorni scorsi e anche stamattina violenti attacchi hacker». Insomma bug e hacker più un accesso improvviso di migliaia di Partite Iva e lavoratori autonomi per ricevere il Bonus 600 euro: un grande caos che ha costretto l’Inps a chiudere addirittura il sito promettendo nuovi ingressi scaglionati. I nuovi orari stabiliti: «la mattina, dalle 8 alle 16, sarà accessibile a patronati e consulenti, dalle 16 in poi anche ai cittadini».



Resta da capire ancora cosa voglia dire “consulenti” e come sarà possibile riconoscere le differenti categorie che proveranno ad accedere al portale: insomma, come primo giorno di un aiuto economico atteso da settimane, è andato tutto storto. Durissimo poi l’intervento del Garante della Privacy Antonello Soro in merito ai disservizi visti oggi: «Questo data breach è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati. Abbiamo immediatamente preso contatto con l’Inps e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia». (agg. di Niccolò Magnani)

QUI IL LINK INPS PER ACCEDERE AL SERVIZIO BONUS 600 EURO

GNECCHI “DISSERVIZIO DI POCHI MINUTI”, MA È BUFERA SUI SOCIAL

L’Inps è intervenuto per fare chiarezza in merito agli innumerevoli problemi che si sono verificati da qualche ora a questa parte sul sito. Poco fa ha parlato Maria Luisi Gnecchi, vicepresidente dell’Istituto previdenziale, che ha specificato: “Il disguido sul sito dell’Inps con lo scambio di identità tra gli utenti – le parole riportate da SkyTg24.it – è una cosa gravissima che non deve succedere e sarà oggetto di verifica”. Stando a quanto sottolineato dalla numero due dell’Inps, il disguido dei dati sensibili pubblicati è durato cinque minuti (una giustificazione che stride con gli enormi disagi di queste ore), aggiungendo che nessuno perderà il sussidio anche nel caso in cui le risorse venissero esaurite in quanto queste saranno rifinanziate. “Nessuno resterà senza bonus – ha proseguito – cerchiamo di collaborare. Nessuno rimarrà senza bonus, perché, qualora le risorse già stanziate si esaurissero ne verranno aggiunte delle altre”. La Gnecchi si è rivolta quindi a tutti coloro che dovranno accedere per fare richiesta dei bonus da 600 euro: “Inviterei tutti ad aspettare, stiamo studiando accessi mirati, bisognerà scaglionare le domande e non precipitarsi a inviare le domande tutte nel primo giorno”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

INPS BONUS 600 EURO PARTITE IVA, È CAOS, DATI SENSIBILI ONLINE

Caos sul sito dell’Inps

dove si stanno registrando una serie di malfunzionamenti e di problemi vari, registrati da chi sta provando ad accedere al famoso bonus da 600 euro. Fra le tante anomali registrate, quella di “scambi di persona”, ovvero, una volta entrati nel sito dell’istituto di previdenza, si accede alla pagina di un altro. «Come molti altri sto cercando di autenticarmi sul sito INPS tramite SPID – scrive ad esempio Francesco V – l’unica volta che ci sono riuscito sono entrato nell’area personale DI UN’ALTRA PERSONA A ME SCONOSCIUTA!!! Ho provveduto ad effettuare subito il log off, ma ho conservato sia la schermata INPS che la mail Poste IT con la conferma dell’avvenuto accesso. Conclusione: SPID à bacato!». Un altro utente, invece, segnala la pubblicazione di dati sensibili di altri utenti come ad esempio i numeri di cellulari, e molto altro ancora: «vi segnalo – scrive a riguardo una utente – che stamattina cerco di entrare nella mia pagina inps personale ma mi compaiono le pagine inps di altri contribuenti, con tanto di dati anagrafici». Risulta essere inoltre inaccessibile anche il call center dell’Inps. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

INPS BONUS 600 EURO PARTITE IVA: 100 DOMANDE SECONDO

«Dall’una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri» ha spiegato questa mattina all’Ansa il n.1 dell’Inps Pasquale Tridico. Mentre per diverse ore questa notte il portale dell’Istituto Nazionale Previdenza non ha del tutto funzionato, questa mattina è fortemente rallentato ma dopo diversi tentativi gli utenti che in massa stanno richiedendo il bonus 600 euro sono riusciti ad entrare nel portale e svolgere i vari passaggio per ottenere la domanda.

«Le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre», spiega ancora Tridico riferendosi alla polemica alzatasi ieri sul presunto “click day” (QUI I DETTAGLI). Non sono pochi i lavoratori autonomi, Partite Iva e co.co.co. che anche questa mattina si sono trovati il portale Inps con la scritta “disponibile a breve” dovendo attendere diversi minuti prima di presentare la domanda. (agg. di Niccolò Magnani)

“NESSUN CLICK DAY”

Il numero uno dell’Inps, Pasquale Tridico, ha cercato di fare un po’ di chiarezza in merito all’accesso per le partite iva dei famosi 600 euro a partire dalla mezzanotte di oggi, uno aprile 2020. Prima di tutto ha precisato che l’erogazione del cash non avverrà in ordine cronologico, quindi, a seconda della prima lettera del cognome: “Non ci sarà alcun ordine cronologico – le sue parole all’Ansa – e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato”. Parlando poi allo speciale di Tg5 sull’emergenza coronavirus, in onda ieri sera, ha aggiunto che il bonus sarà richiedibile non soltanto oggi ma per tutto il periodo di crisi, accedendo quindi in più giorni: “Prevediamo di dare i soldi agli autonomi – ha precisato – ai professionisti, agli agricoltori, ai lavoratori dello spettacolo, alle partite Iva entro le prossime settimane. Queste misure si affiancano a uno strumento per il contrasto alla povertà come il reddito di cittadinanza”. C’è da dire che sono molti che hanno segnalato l’inaccessibilità del sito dell’Inps attorno a mezzanotte, quando, molto probabilmente, si sono collegati in massa per chiedere il compenso. Nel corso delle ore successive pare che comunque che l’accesso sia stato garantito visto il minor traffico. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

INPS BONUS 600 EURO PARTITA IVA OGGI 1 APRILE: TUTTO LE INFO

Come fare la domanda per il bonus Inps da 600 euro? Da oggi, 1° aprile 2020, è infatti possibile chiedere questa indennità, un sostegno durante emergenza coronavirus. In una circolare pubblicata nei giorni scorsi l’Inps ha fornito le istruzioni. In primis, ha definito a chi è destinata Indennità Covid-19, quindi chi può inviare la domanda: liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi; autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria; lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; lavoratori agricoli; lavoratori dello spettacolo. Inoltre, l’Istituto previdenziale precisa che la somma di 600 euro non è soggetta ad imposizione fiscale, le indennità non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza. Sono invece compatibili e cumulabili con le erogazioni monetarie derivanti da borse lavoro, stage e tirocini professionali, ma anche con i premi o sussidi per fini di studio o di addestramento professionale, con i premi ed i compensi conseguiti per lo svolgimento di attività sportiva dilettantistica, nonché con le prestazioni di lavoro occasionale, ma nei limiti di compensi di importo non superiore a 5.000 euro per anno civile.

INPS, INDENNITÀ COVID-19: A CHI È RIVOLTA

Il bonus Inps 600 euro è costituito da cinque indennità. A quella rivolta a liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi possono accedere: i liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020, iscritti alla Gestione separata; i collaboratori coordinati e continuativi attivi alla predetta data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata. Artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri possono accedere a quella riservata ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria. I lavoratori con qualifica di stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020 possono accedere al bonus Partite Iva Inps 600 euro riservato appunto ai lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali. Gli operai agricoli a tempo determinato devono far valere nell’anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente e non devono essere titolari di pensione. I lavoratori iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo, infine, possono ottenere bonus se hanno almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo e se hanno prodotto nel medesimo anno un reddito non superiore a 50.000 euro.

INPS, BONUS 600 EURO: COME INVIARE DOMANDA

L’Inps, che ha dedicato una pagina al Bonus da 600 euro (Indennità Covid-19 lavoratori autonomi, parasubordinati e subordinati), chiarisce dunque anche come bisogna fare domanda per ottenerlo. Devono presentarla in via telematica all’Inps usando i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per i patronati sul portale dell’Istituto. Solo dopo l’adeguamento delle procedure informatiche, di cui si darà comunicazione con un successivo messaggio, sarà disponibile il tracciato della presentazione della domanda. Per presentare la domanda (clicca qui per accedere al servizio) si possono usare diversi canali: pin rilasciato dall’Inps (ordinario e dispositivo), spid di livello 2 o superiore, carta di identità elettronica 3.0 (Cie), carta nazionale dei servizi (Cns). Se emergono delle difficoltà, si può accedere ai relativi servizi del portale Inps in modalità semplificata. In tal caso, quindi, per compilare e inviare la domanda online basterà inserire la sola prima parte del Pin dell’Inps, ricevuto via sms o e-mail subito dopo la relativa richiesta. Ma si può utilizzare anche il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente), oppure al numero 06164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).