Il presidente Inps Pasquale Tridico
ha fatto chiarezza sul bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi dopo il caos registrato ieri. Oggi sono state registrate 1,5 milioni di domande ma, ai microfoni di Sky Tg 24, non poteva mancare un accenno alla bufera di di ieri: «Abbiamo messo su una procedura nuova in 10 giorni, che non abbiamo potuto utilizzare. Io penso che questo Istituto sta facendo uno sforzo enorme. Oggi abbiamo risposto molto bene La decisione di chiudere il sito è stata autonoma da parte nostra per motivi di sicurezza e per motivi di prudenza. Non l’abbiamo chiuso perché è andato in crash». Tridico ha poi evidenziato: «Mi scuso per la disfunzione che abbiamo avuto, ma noi comunque ieri abbiamo pagato milioni di pensione e stiamo pagando il reddito di cittadinanza. A ciò si è aggiunto questo flusso, che oggi abbiamo retto molto meglio». Dopo aver confermato che è stata sporta denuncia per l’attacco informatico, il numero uno dell’Inps ha tenuto a precisare: «Io non ho mai parlato di ordine cronologico, anzi ho detto il contrario. Sebbene ci sia un tetto di spesa, come nel reddito di cittadinanza, per questa misure il Governo ha ribadito più volte che il fondo sarebbe stato rimpinguato». Infine, su quando verrà erogato il bonus: «Noi eroghiamo entro il 15 aprile, ma l’Istituto non è una banca e dà delle prestazioni a richiesta. Noi processiamo le domande». (Aggiornamento di MB)
INPS, BONUS 600 EURO PARTITE IVA: “OGGI SITO OK”
La direttrice generale dell’Inps, Gabriella Di Michele
, ha parlato stamane a Storie Italiane, in collegamento via Skype, per commentare il caos che si è verificato ieri sul sito dell’Istituto di previdenza, a seguito dei numerosi accessi in contemporanea per richiedere il bonus partite iva. “Sono successe tante cose – esordisce la Di Michele – c’è stato un accalcarsi da parte di tutti i soggetti interessati per prenotarsi il prima possibile per il bonus. Anche se molti parlano di fake news ci sono stati realmente degli attacchi hacker al sito, e questa notte ce ne è stato uno che è durato circa 5 ore, si è trattato di attacchi hacker molto prolungati e reiterati. Siamo stati massacrati, stamane abbiamo dovuto chiudere accessi esteri. Abbiamo contattato autorità competente per verificare quanto successo e abbiamo chiuso il sito per tutela”. La situazione sembra comunque tornata alla normalità: “Abbiamo dato un ordine di presentazione delle domande, ricordiamo che ci sono i bonus baby sitter, i congedi parentali, la cig, e quindi abbiamo distinto i canali di accesso consentendo degli accessi scaglionati per ore. Tutti cittadini potranno accedervi dalle ore 16:00 in avanti. Fino ad ora le domande sono state più di un milione. Per le cig domande per 1.300.000mila lavoratori, 400mila semi ordinari del fondo fis, 190mila domande congedo, 14mila bonus baby sitter, e più di un milione per l’indennità. Forse avremmo dovuto fare uno stress test sul sito, ma questo lo avremmo potuto fare con una migliore programmazione. Oggi comunque il sito funziona”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INPS, BONUS 600 EURO PARTITE IVA: ACCESSO AI CITTADINI DALLE 16:00
ieri a causa del boom di accessi per il bonus di 600 euro riservato ai titolari di Partita Iva, lavoratori autonomi e parasubordinati. L’Istituto di previdenza per evitare assembramenti online ha, quindi, deciso di contingentare gli accessi, proprio come avviene quando si va al supermercato… Da oggi «l’accesso ai servizi telematici dell’Inps è contingentato», è scritto nella nota pubblicata su internet dall’Inps. Di conseguenza, dalle 8 di oggi fino alle 16 i servizi sono disponibili per patronati e intermediari abilitati, che possono operare secondo le consuete modalità di accesso. Invece dalle 16 di oggi alle 8 di domani i servizi saranno disponibili solo per i cittadini, che quindi dovranno usare le credenziali di accesso attualmente disponibili per entrare e seguire la procedura per la richiesta appunto del bonus di 600 euro partite iva. L’Inps in questo modo sostiene di poter risolvere il problema degli accessi che ha mandato in tilt il sistema ieri, con conseguenti polemiche per come è stata gestita questa procedura.
QUI IL LINK INPS PER ACCEDERE AL SERVIZIO BONUS 600 EURO
INPS, BONUS 600 EURO: RISORSE PER UN MESE POI…
Da diversi giorni, intuendo i rischi di un possibile malfunzionamento del sito Inps e del suo sistema, i commercialisti si erano detti disponibili a inviare le richieste, chiedendo di essere abilitati per affiancare i patronati e i soggetti beneficiari nelle operazioni di invio di tali richieste. A loro fino a ieri è stato detto di no, ma ora, come riportato da Ipsoa, commercialisti e consulenti del lavoro sono stati abilitati all’operazione, agevolando anche per l’invio delle richieste degli ammortizzatori sociali. Questo per far fronte contro l’emergenza “tecnologica” dei server Inps per bonus 600 euro partite iva. Ma cosa succede ora dopo il boom di richieste? Il governo ha stanziato circa 3 miliardi, suddivisi tra le varie categorie di beneficiari. Con queste risorse possono essere ristorati per un mese quasi 5 milioni di lavoratori. Quindi tutti coloro che ne hanno diritto, avranno l’indennità di 600 euro. Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha assicurato che il governo sta varando un nuovo provvedimento per rifinanziare questa e altre misure. «Questi fondi continueranno ad essere rimpinguati per tutta la durata della crisi. Non c’è nessuno rischio che chi ha diritto a questo bonus perda il diritto. È un diritto acquisito».