La guida Inps pubblicata sul bonus da 600 euro (QUI LA CIRCOLARE SPECIFICA) ha spiegato nel dettaglio cosa accadrà per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali ma anche per gli operai agricoli: nel primo caso, i lavoratori stagionali potranno richiedere il bonus da 600 euro per gli autonomi solo se «hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020». Sempre nella medesima circolare son indicate tutte le attività a cui fare riferimento per sapere se si può richiedere l’assegno immediato oppure no, sempre con relativo codice Ateco dell’Istat come stabilito dal Decreto 25 marzo.



Infine, per gli operai agricoli ci sarà possibilità di richiedere il bonus Inps purché «abbiano svolto nell’anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo» e non siano titolari di pensione». Per quanto riguarda gli iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori dello Spettacolo, il bonus è garantito con almeno «30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 allo stesso» e non più di 50mila euro di reddito annuo nel 2019». (agg. di Niccolò Magnani)



A CHI È DESTINATO IL BONUS DA 600 EURO

Un bonus di 600 euro esentasse per tutti i lavoratori autonomi con Partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020. Lo mette a disposizione il decreto legge “Cura Italia” per il mese di marzo, ma il Governo ha ribadito che questa misura sarà replicata ad aprile. A chi spetta il bonus e come farne richiesta dal 1° aprile? Partiamo dai requisiti. I lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto né devono avere altre forme di previdenza obbligatoria. L’obiettivo è infatti quello di aiutare quei lavoratori che non hanno altre forme di reddito. Il bonus di 600 euro partite Iva spetta quindi a diverse tipologie di lavoratori autonomi. I professionisti iscritti all’Inps gestione separata, così i collaboratori coordinati e continuativi, i partecipanti agli studi associati o società semplici, sempre iscritti alla gestione separata Inps. Ma anche artigiani e commercianti iscritti all’Inps, soci di snc, sas, srl ma se iscritti alle gestioni Inps. Il bonus è rivolto anche a coltivatori diretti, coloni e mezzadri iscritti all’Inps, lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e stabilimenti termali, operai agricoli a tempo determinato e lavoratori dello spettacolo. Bisogna tener presente che le varie indennità non sono cumulabili tra loro e che non sono riconosciute a coloro che percepiscono il Reddito di cittadinanza.



INPS BONUS 600 EURO PARTITE IVA, COME FARE DOMANDA

Come ottenere il bonus 600 euro partite Iva? La domanda per accedere al bonus va fatta tramite il portale dell’Inps, da domani 1° aprile. L’indennità dovrebbe essere riconosciuta a tutti coloro che ne faranno richiesta (se rispettano ovviamente i requisiti). Inizialmente si era parlato di un ClickDay, ma il governo ha poi assicurato che ci sarà la copertura per tutte le richieste. Il lavoratore per compilare la domanda online deve essere in possesso del PIN dell’Inps o SPID di secondo livello, in alternativa CNS, carta di identità elettronica 3.0. Ma per agevolare le richieste del bonus di 600 euro partite Iva l’Inps ha predisposto un PIN “semplificato” che può essere richiesto al momento stesso della presentazione della domanda, sulla quale va indicato il conto corrente su cui accreditare la somma. Per chi è invece iscritto ad altre Casse la procedura cambia. I giornalisti, ad esempio, devono rivolgersi all’Inpgi. Ma il bonus 600 euro partite Iva per i professionisti iscritti all’ordine (quindi anche architetti, avvocati, geometri, etc) prevede dei vincoli: ad esempio, non è corrisposto a chi ha percepito nel 2018 un reddito superiore a 50mila euro.