Pasquale Tridico, intervenuto durante l’audizione in Commissione Lavoro alla Camera in video conferenza, ha spiegato di aver considerato evase la maggior pare delle domande all’INPS per il bonus da 600 euro, ma in realtà fino al 23 aprile, come confermato dal servizio #inpsinascolto su Twitter, molte altre domande tra le 900mila rimaste inevase potrebbero vedersi accreditata la somma o quantomeno accolta la domanda. Tridico ha ricordato come alcune richieste saranno rifiutate per mancanza di requisiti, ma il messaggio di #inpsinascolto su Twitter ha voluto tranquillizzare chi non ha ancora ricevuto il denaro ma ritiene di essere in regola: “La sua domanda è ancora in lavorazione e a breve riceverà l’esito. Le ricordiamo che tutti coloro che hanno presentato domanda correttamente e hanno i requisiti di legge riceveranno il bonus.” Questo il messaggio più volte che lascia presagire ad un’altra settimana aperta per l’accredito dei tanto agognati 600 euro. (agg. di Fabio Belli)



INPS, TRIDICO: “PESANTI ATTACCHI HACKER SUBITI”

Scuse dall’Inps per i disservizi avvenuti sul sito ufficiale durante la presentazione delle domande per il bonus di 600 euro. Il presidente dell’Istituto previdenziale Pasquale Tridico, intervenuto durante l’audizione in Commissione Lavoro alla Camera in video conferenza, si è rivolto a utenti e Parlamento. «Chiedo scusa al Parlamento e agli utenti per il disservizio del 1° aprile». Tridico ha ribadito che l’Inps ha subito un attacco hacker, peraltro non l’unico. «Siamo stati scherniti per gli attacchi hacker, ma abbiamo continuato a riceverli dal 21 marzo a oggi, vi darò le specifiche tecniche, se richiesto». Il primo aprile però «gli assalti sono stati molto molto consistenti». Il numero uno dell’Inps ha rivelato di aver sporto denuncia alla Procura il 3 aprile, aggiungendo che ne ha presentate altre alla Polizia Postale e al Dipartimento di Sicurezza, «che è venuto a visionare se ci fossero problemi di sicurezza pubblica». Tridico ha evidenziato che l’Inps ha gestito una mole di provvedimenti solitamente gestiti in 2-3 mesi e poi ha parlato della Cig.



INPS, DAI PAGAMENTI CIG AL BONUS 600 EURO

«Abbiamo messo in piedi decine di circolari e messaggi, un numero che normalmente si gestisce in 5-7 anni e con il 95% dei dipendenti in smart working». Così Pasquale Tridico ha proseguito l’analisi nell’audizione in Commissione Lavoro della Camera. Nonostante tutti questi fattori, l’Inps ha «rispettato l’impegno di pagare al 15 aprile la maggior parte delle prestazioni, soprattutto il bonus 600 euro». Ma ha anche parlato delle altre misure. «Mi impegno fin da ora a rispettare la data del 30 aprile a pagare il resto dei provvedimenti del Cura Italia, cioè sostanzialmente la Cig». Tridico ha anche fornito i numeri aggiornati: «Abbiamo raccolto 5 milioni di domande per 9,5 milioni di beneficiari. L’Inps ha ricevuto, a oggi, 4,4 milioni di richieste di bonus autonomi da 600 euro. Altre 900 sono al vaglio, iban sbagliati o no requisiti. A queste, si aggiungono 66mila domande di bonus babysitter, 208mila congedi parentali, 280mila richieste da aziende per le casse integrazioni a 3,9 milioni di lavoratori, oltre a 139mila richieste di assegni ordinari per 2,2 milioni di lavoratori».

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